Maiori. Sbagliano a realizzare la mensa a scuola. Le opposizioni “Chi fraveca e sfraveca nun perde maje tiempo” foto

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Maiori, Costiera amalfitana . Sbagliano a realizzare la mensa a scuola. Le opposizioni “Chi fraveca e sfraveca nun perde maje tiempo” Ironia contro l’amministrazione di Antonio Capone per i lavori alla scuola di Via Capitolo, che deve ospitare tutti gli studenti dopo la chiusura di quella di Via De Jusola.

Il progetto di realizzare la mensa – refettorio all’esterno della scuola con chiusura di pannelli e una pavimentazione , fatta solo con comunicazione, non sembra essere andata bene alla Soprintendenza di Salerno. Al momento non si conoscono i motivi, ma si può immaginare che le regole per il privato valgono anche per il pubblico in Costa d’ Amalfi, anzi in casi del genere si sarebbe potuto anche contestare il reato di abuso edilizio, se vi fossero stati i presupposti. Ma non sappiamo come stanno le cose

Duro documento delle opposizioni Orizzonte e Civitas con Enrico Califano, Maria Teresa Laudano, Lucia Mammato e Valentino Fiorillo, col gruppo “Idea Comune”, Marco Cestaro e Raffaele Cipresso:

«”Chi fraveca e sfraveca nun perde maje tiempo”, dicono i vecchi saggi. Il problema è “chi” fraveca echi paga in termini economici ma, soprattutto, di sicurezza e legalità. Il Comune di Maiori, nell’ormai chiaramente disastrosa idea di accorpamento delle scuole, aveva pensato di piazzare la mensa nell’atrio aperto davanti l’entrata dell’edificio, occludendo parte dell’ingresso dell’auditorium. Non entriamo nel merito della scelta, già ampiamente discussa, ma nelle modalità di esecuzione. Nella mattinata del giorno 25 settembre, la ditta incaricata ha cominciato i lavori di montaggio della struttura. Nel pieno delle lezioni, rumore e polvere hanno reso impossibile le lezioni, provocando reazioni allergiche in alcuni bambini. Immediatamente abbiamo preteso che i lavori fossero svolti di pomeriggio e, contestualmente, abbiamo chiesto se ci fossero le autorizzazioni degli enti preposti (Soprintendenza, Ente Parco, ecc.). Ebbene, il responsabile del settore, architetto Di Martino, ci dichiarava candidamente che queste autorizzazioni non erano ancora giunte ma ci assicurava che sarebbero arrivate il giorno seguente e, comunque, entro il fine settimana. Le autorizzazioni non sono arrivate né in quel fine settimana né nel successivo.

Capìta la solita antifona, abbiamo redatto un esposto inviato agli enti preposti. Immaginiamo cosa sarebbe successo se ad iniziare i lavori fosse stato un comune cittadino: multe, denunce penali, intimazioni di immediato ripristino dello stato dei luoghi, e così via. Invece, ancora una volta, i nostri amministratori pensano di essere al di sopra della legge, come spesso successo in passato e con i risultati che tutti hanno potuto e possono vedere. Intanto, a distanza di settimane, le autorizzazioni annunciate non sono arrivate, anzi, nella giornata di ieri le strutture realizzate sono state smontate. Interrogato sulla questione, l’architetto Di Martino ha dichiarato, con lo stesso candore, che la Soprintendenza avrebbe richiesto “telefonicamente” (deve essere una nuova procedura riservata solo a Maiori!!!) una integrazione documentale e chiesto l’immediato smontaggio. Ancora una volta questa amministrazione intende farsi beffe di opposizione e cittadini; ancora una volta propina bugie ed “omissioni” su un tema delicato come la scuola (basti pensare a quanto detto dal Sindaco nel comizio di inizio dell’anno scolastico). Chiederemo formalmente al Sindaco di chi sono le responsabilità di questa ennesima figuraccia per la nostra Città; chi ha commissionato lavori non autorizzati, chi pagherà e, soprattutto, se intende continuare nel suo scellerato disegno che, ogni giorno di più, mostra crepe sempre più vistose, non solo metaforiche».

Aspettiamo la risposa dell’amministrazione Capone che pubblicheremo repentinamente.

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