Interessante iniziativa lanciata dalla Gazzetta dello Sport, percorrere la costiera amalfitana in quattro giorni attraverso i sentieri

Bellissima iniziativa quella lanciata dalla Gazzetta dello Sport che ha visto percorrere la Costiera Amalfitana a piedi, fra Erchie e Positano, in quattro giorni passando sentieri CAI ed antichi camminamenti, immersi nella natura tra panorami mozzafiato ed unici al mondo. Si tratta di percorsi articolati, in cui bisogna obbligatoriamente cimentarsi con salite e discese, gradini e gradoni, ma ne vale sicuramente la pena. La prima tappa è da Erchie-Minori, passando per Maiori. Si percorrono 18 chilometri di sentieri selvaggi sempre affacciati sul mare ma immersi nella vegetazione tipica della costiera, tra querce, mirti, castagni, corbezzoli e macchia mediterranea. Da lì è possibile ammirare, oltre ai paesini costieri, anche i Faraglioni di Capri. Si arriva poi all’incrocio con una strada meno selvaggia e che porta al Santuario di Maria Santissima Avvocata, con i terrazzamenti dei tipici limoneti e vigneti. Al di sotto la lunghissima scala che conduce a Maiori. E’ la volta di percorrere il “Sentiero dei Limoni”, che collega Maiori a Minori. La seconda tappa va da Minori ad Amalfi, passando per Ravello. Qui le scale sono protagoniste per la maggior parte del percorso. L’ascesa a Ravello è una scalinata unica costellata da piastrelle di ceramica che segnano man mano i chilometri. E, dopo un po’, ci si imbatte nel famoso Auditorium dell’architetto brasiliano Oscar Niemeyer, che si erge maestoso dominando la scena. E poi si prosegue verso la Cattedrale, Villa Rufolo e Villa Cimbrone, in un crescendo di luoghi meravigliosi. Tappa poi al borgo marinaro di Atrani, il più piccolo comune italiano, raggiungibile attraverso la “Valle del Dragone”, tra limoni, orti ed anche banani. La terza tappa da Amalfi ad Agerola attraverso la “Valle delle Ferriere”, un percorso che culmina in una stupenda riserva naturale con una cascata che lascia a bocca aperta per la sua imponenza. Immancabile la visita al presepe realizzato nelle piccole grotte seminascoste dietro all’acqua. E’ proprio in questa valle che si può ammirare un esemplare di felce preesistente all’ultima glaciazione, dunque risalente a 65 milioni di anni fa. In Italia trova solo qui un habitat idoneo alla sua sopravvivenza. Molto interessanti dal punto di vista storico i resti di una vecchia ferriera dove una volta si lavorava il minerale di ferro proveniente dall’isola d’Elba. Si prosegue arrivando ad Agerola da dove, attraverso il “Sentiero degli Dei” si raggiunge Positano. E’ il sentiero forse più conosciuto dagli amanti del trekking che richiede comunque una certa dose di allenamento essendo caratterizzato da fondo irregolare ed a tratti roccioso che necessita di una buona preparazione e di un equipaggiamento adatto, a partire dalle scarpe. Sono poco più di 10 chilometri per arrivare al borgo di Nocelle da cui è possibile scendere a Positano anche utilizzando una scala di 1.700 gradini. E così in quattro giorni si è completato un percorso unico al mondo e che difficilmente si potrà dimenticare. Sicuramente un’esperienza del genere merita di essere vissuta, anche se non necessariamente in quattro giorni.

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