Fondazione Ravello, Comune chiede la revoca del commissario Felicori. Solidarietà dei dipendenti della Fondazione per Secondo Amalfitano

Il comune di Ravello ha richiesto il ripristino degli organi di governo della Fondazione Ravello e la revoca del commissario straordinario Mauro Felicori, chiedendo l’intervento all’Autorità di Vigilanza, della Giunta regionale della Campania e del Presidente della Regione Campania. Nell’atto è stato deliberato dalla giunta comunale lo scorso 23 ottobre, secondo l’amministrazione guidata da Salvatore Di Martino, il commissariamento non ha dato i frutti sperati, prevedendo una gestione commissariale diretta “all’individuazione di una figura che fungesse da cerniera fra Ministero, Regione e Comune, determinando scelte e decisioni di efficacia comune; all’adozione di necessarie modifiche statutarie, da condividersi con i soci; al conferimento dei tre beni (Auditorium, Palazzo Episcopio e Villa Rufolo) alla Fondazione in una logica di programmazione e pianificazione sinergica”, svuotando quindi di autonomia l’articolazione ravellese in seno alla Fondazione, procedendo in maniera unilaterale e relegando la Città della Musica al ruolo di spettatore passivo. Inoltre sono giudicati esorbitanti i costi dell’ultima edizione del Ravello Festival (circa 2 milioni e mezzo di euro), rispetto alle rassegne precedenti.

Insieme al sollecito dell’Ente, socio della Fondazione, che reclama un intervento espressione di volontà politica, anche i dipendenti ravellesi della Fondazione Ravello hanno fatto sentire la loro voce, manifestando solidarietà al Direttore di Villa Rufolo, Secondo Amalfitano: dalla sede di Viale Wagner è infatti partita una nota indirizzata a tutti i soci della Fondazione, con la richiesta di mettere fine a questa vicenda, come rivelato anche dal primo cittadino di Ravello:

“Come preannunciato è stato formalizzato l’iter amministrativo della delibera di Giunta Municipale – afferma il sindaco Salvatore Di Martino – provvedendo al suo inoltro alle Autorità Regionali competenti (Autorità di Vigilanza Regionale sulle Fondazioni, Presidente della Giunta Regionale e Segreteria della Giunta Regionale).

È di queste ore l’arrivo di una nota a firma dei dipendenti della Fondazione Ravello indirizzata a tutti i soci: Ministero, Regione, Provincia, EPT e Comune; nel rispetto della Governance della Fondazione i dipendenti Ravellesi hanno dato piena solidarietà al Direttore di Villa Rufolo ed hanno auspicato un’immediata chiusura della vicenda che sta coinvolgendo la collettività.

Qualsiasi Amministrazione ha il dovere di farsi portavoce anche del comune sentire dei cittadini amministrati, in specie laddove questo sentire è trasversale a parti e partiti; se poi il pensiero dei più è suffragato anche da fatti oggettivi e legittimi, allora l’azione politica diventa un atto dovuto, rendendo compiuto il termine DEMOCRAZIA!”

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