Capri. Si rischia la desertificazione: l’allarme dei consumatori. Ecco il comunicato

Mancano pochi giorni ormai alla fine della stagione turistica. Alcune attività commerciali stanno iniziando a chiudere i battenti. Qualcuno ha deciso di chiudere addirittura anzitempo, lasciando indecorosamente sulle vetrine delle proprie attività, senza alcun rispetto nei confronti degli altri esercenti e della popolazione, fogli di carta con incisi il nome della propria azienda. Giusto l’intervento sanzionatorio del Comune in ottemperanza alle ordinanze in tema di decoro. Ma cosa cisarà da novembre a marzo?
In vista dell’imminente stagione invernale, abbiamo, quindi, scritto ai sindaci dei due comuni di Capri ed Anacapri, ai presidenti delle sezioni Ascom dei due comuni, al Presidente della Federalberghi al fine di chiedere concordare un piano di turnazioni delle attività commerciali presenti nei centri storici, con l’intervento di tutte le associazioni di categoria presenti sul territorio isolano, in particolare i punti di aggregazione sociale, e di informare da subito la cittadinanza di quali iniziative sono state poste in essere. Inoltre abbiamo proposto, considerato che i due comuni stanno mettendo mano alla redazione dei piani urbanistici comunali, di realizzare nuovi strumenti di intervento dell’apparato distributivo, che con la nuova legge regionale, nr.1/2014, consentono maggiore tutela nei centri storici delle isole e addirittura vincolare dal punto di vista urbanistico-
commerciale alcune attività e preesistenze storiche.

Alleghiamo il testo della lettera, sottoscritta dal delegato dell’ Unione Nazionale Consumatori, avv. Teodorico Boniello.

“Il sottoscritto avv. Teodorico Boniello, in qualità di delegato dell’ Unione Nazionale Consumatori per l’ isola di Capri, con sede in Capri alla Via P.S. Cimino, 26, associazione regolarmente iscritta nel pubblico registro presso il Ministero dello Sviluppo Economico e riconosciuta dal Ministero delle Politiche Sociali, nonché notificata presso la Commissione Europea quale associazione di consumatori per l’ Italia, espone quanto segue.
Con l’ imminente fine della stagione turistica si ripropone il vecchio ed annoso problema delle concomitanti chiusure delle attività commerciali nel periodo di pausa invernale, in particolare di bar e ristoranti, unici punti di ritrovo ed aggregazione della comunità isolana. Abbiamo assistito a chiusure di attività commerciali addirittura ai primi giorni di ottobre, quando la macchina turistico-commerciale dell’ isola era ancora avviata. Lo scorso inverno abbiamo assistito inermi, in particolare, nei mesi di gennaio e febbraio ad uno spettacolo indecoroso, allorquando quasi la totalità degli esercizi pubblici del centro storico del Comune di Capri e a Marina Grande, con scarso senso di responsabilità, a parte pochissimi casi isolati, hanno inteso chiudere i battenti contestualmente, privando la popolazione di spazi e luoghi frequentati dai capresi, con problemi di evidente natura sociale. A ciò vanno aggiunte le chiusure di attività ricettive per turisti, cancellando di fatto ogni ipotesi di portare avanti anche quel processo di destagionalizzazione del turismo anche in periodi di bassa stagione.
Alla luce di ciò ed al fine di evitare problematiche di carattere sociale che ricadano sulla popolazione residente, chiediamo alle pubbliche amministrazioni isolane ed ai responsabili delle associazioni di categoria Ascom e Federalberghi di predisporre e di informare la cittadinanza tutta di un programma concordato di turnazione di chiusura delle attività, al fine di quantomeno limitare il fenomeno di desertificazione invernale, con problematiche evidenti di ordine sociale e di ordine pubblico, oltre che d’immagine per quei pochi turisti presenti. Si sollecita, pertanto, un incontro con le categorie tutte al fine di predisporre un piano di turnazioni delle attività di interesse pubblico e turistico. A ciò va aggiunto di sanzionare tutti quei comportamenti di operatori commerciali, come è stato fatto nella scorsa settimana, che non si adeguino alle ordinanze comunali in tema di decoro.b Inoltre, considerando che si è conferito incarico a tecnici per la redazione del Piano Urbanistico Comunale si chiede che si predisponga la realizzazione di un nuovo strumento idi intervento per l’apparato distributivo (siad) , previsto dalla l. 1/2014 che consente ai comuni, in particolare nei centri storici e nelle isole, di poter associare l’aspetto commerciale alla programmazione urbanistica del territorio, proteggendo determinate attività ed evitando un continuo snaturamento del territorio. Riteniamo che chi produce e guadagna su questo territorio nei mesi di alta stagione, ha l’ obbligo quantomeno morale di far restare viva una comunità che troppo spesso dimentica di esserlo…”

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