Monti Lattari, ucciso in un agguato Di Lorenzo il boss dei narcos

Ucciso uno dei boss dei narcos dei Monti Lattari. Antonino Di Lorenzo, 53enne pregiudicato di Casola di Napoli, ha perso la vita dopo essere stato raggiunto dai sicari sotto casa.

Il pluripregiudicato è stato freddato a colpi di arma da fuoco da parte dei killer, che l’hanno atteso per crivellarlo di proiettili sotto la propria abitazione in via Giovanni Del Balzo: fatale sarebbe stato un proiettile che lo ha raggiunto alla testa. Secondo prime notizie, l’uomo si trovava in sella al proprio scooter al momento dell’omicidio, avvenuto ieri sera intorno alle 21. Sono stati i parenti del Di Lorenzo i primi ad avvertire gli spari e ad allertare i soccorsi. A nulla è valso l’intervento dei sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo, la cui salma ora giace ancora al suolo in attesa delle disposizioni del magistrato. Sul posto carabinieri ed investigatori stanno lavorando per ricostruire la dinamica del delitto.

Di Lorenzo, conosciuto con il soprannome di “‘o lignammone”, era secondo l’Antimafia l’attuale boss delle piantagioni di canapa indiana: negli ultimi due anni, l’uomo è stato al centro di numerose inchieste e arresti per traffico di droga. Di Lorenzo era infatti specializzato nella produzione industriale di marijuana, e si trovava in paese da alcuni mesi dopo essere tornato libero, con l’obbligo di dimora proprio a Casola di Napoli.

Si è consumato sui Monti Lattari l’ennesimo delitto di camorra, dopo quello di Antonio Fontana detto ‘o fasano, avvenuto nel luglio del 2017. Questo omicidio potrebbe aprire a nuovi scenari criminali nell’area dei Monti Lattari, una delle zone della Campania che nell’ultimo periodo è stata sottoposta al setaccio proprio dalle forze dell’ordine, portando alla scoperta di molteplici piantagioni di marijuana. Non si esclude al momento che l’agguato possa essere collegato con delle sparatorie avvenute in zona nelle scorse settimane. Un nuovo fenomeno criminale di tipo camorristico, potrebbe aver preso piede nell’area dei Lattari.

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