Meta, polemica WWF dopo i fuochi d’artificio: “Ordinanza non rispettata”

Polemiche dopo lo spettacolo pirotecnico legato alla festività della Madonna del Lauro a Meta. Come ogni anno è stato allestito lo show con fuochi d’artificio, spesso criticato da chi ha a cuore il territorio. In particolare, il WWF Terre del Tirreno, tramite la figura di Claudio d’Esposito, ha lanciato una frecciata all’organizzazione: “Meno male che i fuochi di stasera a Meta hanno “contenuto l’impatto sonoro e l’onda d’urto”!

Chiaro riferimento all’ordinanza voluto dal luogotenente Marco Caputo che stabiliva, tra le altre cose, allo scopo di evitare nuovi smottamenti dalle pareti rocciose della costiera, alla ditta che ha curato lo spettacolo di fuochi d’artificio di utilizzare botti di calibro non superiore a 7 millimetri e mezzo in modo da limitare l’impatto sonoro e ridurre l’onda d’urto provocata dalle esplosioni.

Per garantire le distanze di sicurezza i fuochi sono stati sparati non più come di consueto dal molo ma dal pontone e l’ordinanza prevedeva che la ditta affidataria dei fuochi, alle prima luci dell’alba, ripulisse lo specchio d’acqua interessato dai residui rilasciati dagli spari.

Laura Cuomo de la Grande Onda, invece, parla di grande segno di civiltà, riferendosi all’ordinanza stessa:

“I fuochi di Meta da sempre rappresentano anche la festa di addio all’estate. Consentitemi allora, in tempo di bilanci, di rivolgere un apprezzamento ed un elogio sentitissimo all’operato del Comandante Marco Caputo.
La presenza vigile ed attivissima del Luogotenente Caputo e degli uomini della sua squadra, i Sottocapi Mariano Cinque e Ciro Savasti, si è fatta immediatamente sentire sul territorio e sulle spiagge di Meta.
Il Comandante inizialmente è entrato nelle scuole per sensibilizzare i giovanissimi alla tutela del mare e ha promosso manifestazioni di sensibilizzazione ambientale. Venuta l’estate lo abbiamo visto assieme ai suoi uimini perlustrare incessantemente le nostre spiagge, controllare concessioni, viglilare sulla sicurezza dei bagnanti, campionare le acque di balneazione in situazioni sospette, pattugliare il mare a lui affidato anche con mezzi di fortuna, richiedere ed adottare misure di sicurezza per la salvaguardia e la tutela delle persone e del mare.
In lui ho trovato un interlocutore sempre disponibile, serio, intransigente in termini di legalità e rispetto delle leggi del mare. Il mare, in mani così, è veramente al sicuro.
Un grazie sincero va anche al sindaco di Meta, Giuseppe Tito perchè laddove, per tutelare il territorio, si fa squadra non si sbaglia mai!”.

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