FEDERALBERGHI ISOLA DI CAPRI: CHI CONTROLLA LE AUTO CHE SI IMBARCANO PER CAPRI?

Il presidente Sergio Gargiulo insiste sul rientro a Napoli del traghetto di lunedì sera, sulla evidente carenza nelle procedure di imbarco e sulle diverse versioni dei fatti: la Caremar ha dichiarato a un quotidiano che le persone imbarcate senza controlli erano due anziani mentre una coppia di giovani si è “autodenunciata” in un’intervista ad un altro giornale

Federalberghi Capri e il giallo dell’estate: chi erano i misteriosi passeggeri distratti della Caremar lunedì sera? Versioni diverse ed evidenti lacune nei controlli

Cosa è successo davvero la sera di lunedì quando il traghetto Fauno della Caremar, dopo essere partito in ritardo per Capri, è tornato indietro per sbarcare una coppia di persone con auto al seguito che aveva sbagliato nave?” A rivolgere la domanda alla Compagnia di Navigazione ed alle Capitanerie di Porto è il presidente di Federalberghi Isola di Capri Sergio Gargiulo, insoddisfatto delle spiegazioni e delle multe annunciate dopo la denuncia del fatto sia da parte dei passeggeri in quel momento a bordo e diretti a Capri, sia della stessa associazione degli albergatori locali e di Teodorico Boniello, rappresentante della delegazione caprese dell’Unione Nazionale dei Consumatori.

“In questi ultimi giorni sono state date versioni discordanti sull’effettiva identità delle persone coinvolte in questo incidente. Secondo quanto dichiarato dal presidente della Caremar Roberto Liguori ad uno dei maggiori quotidiani napoletani, i passeggeri sbadati sarebbero due persone anziane e per questo riportate sulla terraferma con procedura straordinaria. Una versione dei fatti diversa da quella riportata in un’intervista ai presunti protagonisti, pubblicata da un altro quotidiano che è riuscito a rintracciare una coppia di giovani che avrebbe chiesto di rientrare subito a Napoli perché altrimenti impossibilitati a prendere l’ultimo traghetto per Ischia.  Qualcuno vuole evidentemente giocare al giallo dell’estate, giacché nella seconda intervista si parla di giovani professionisti diretti ad Ischia, omettendo finanche le iniziali del nome o il nome di battesimo come si è soliti fare in queste occasioni per impedirne la riconoscibilità.

Inoltre questi passeggeri sarebbero rimasti comunque nel garage del traghetto in navigazione durante il tempo trascorso a bordo perché nessuno li ha visti, secondo quanto ci raccontano coloro che erano a bordo e hanno denunciato il fatto. Voglio sottolineare che ai normali cittadini capresi è impedita la navigazione in garage anche quando sono allettati nelle ambulanze.

Il mio parere è che sono state date versioni di comodo per celare errori più grandi ed effettive pratiche non ortodosse. E mi riferisco sia alla presenza a bordo di personaggi di peso di cui non si è voluta rivelare l’identità o forse, e peggio ancora, di un’operazione di imbarco di questi passeggeri e di questa autovettura avvenuta in maniera non convenzionale. In tal caso io mi chiedo: cosa succede a bordo dei traghetti quando si applica un controllo blando o inesistente come quello di lunedì sera? Chi è che si volta dall’altra parte invece di leggere cosa c’è scritto sui biglietti di imbarco? Le autovetture che salgono a bordo sono autorizzate effettivamente ad accedere al mezzo di navigazione e al conseguente sbarco sull’isola o a Capri arrivano auto di “contrabbando”? E vogliamo parlare di banali di questioni di sicurezza per le quali sui trasporti l’attenzione dovrebbe essere massima? Infine, cosa è annotato sul libro di bordo a proposito di quello che è successo? Chi deve verificare?

Io credo che se tutte queste mie ipotesi e i cattivi pensieri fossero in minima parte vicini alla realtà ed appurati, più che una multa da duemila euro alla Caremar si dovrebbe arrivare al ritiro della patente ai vari Capitani e Comandanti che permettono tutto ciò” commenta Sergio Gargiulo.

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