Capri fracassona. Musica da terra e da mare. Ilaria Iacono (canzone del mare) “Una violenza”

Capri fracassona. Musica da terra e da mare. Ilaria Iacono (canzone del mare) “Una violenza” . Continua la querelle su by night caprese , l’isola della provincia di Napoli, perla della Campania e del mondo , oggi riportata ampiamente da Anna Maria Boniello su Il Mattino.
Capri fracassona, isola-discoteca a terra e, fenomeno nuovo e ormai imperante, isola assediata dai «centibel» anche da mare. Fra proteste e rassegnazione, a Marina Piccola non si parla d’altro. «Un’autentica violenza in un posto magico», dice della musica sparata a tutto volume dalle barche in rada Ilaria Iacono, della storica famiglia della Canzone del mare. Nomi eccellenti di professionisti e habitué sin dalla prima gioventù, che a Capri hanno ville o appartamenti in edifici storici e conoscono dell’isola ogni angolo, alla protesta provano ad aggiungere qualche proposta di soluzione. Dall’osservatorio privilegiato dei Bagni Internazionali tra un tuffo in mare e una spruzzatina di tintarella, dicono la loro Massimo Miola, ordinario di Diritto Commerciale alla Federico II, Giulio Fernandes, magistrato della Suprema Corte di Cassazione, Riccardo Sgobbo, avvocato e docente di Diritto alla Federico II di Napoli, e la moglie avvocato, Fabrizia Krogh. «Non bisogna esagerare – afferma Fernandes – perché il fracasso si intensifica nel mese di agosto e il fenomeno va analizzato sotto tutti gli aspetti, anche quello dell’eccessivo numero di vacanzieri che appunto ad agosto aumentano sempre più, specialmente nelle residenze extra-alberghiere. Ma Capri riesce comunque ad auto-difendersi rispetto ad altre località turistiche». Riccardo Sgobbo e sua moglie Fabrizia tuonano invece contro le discoteche in mare, una moda, questa, che va sempre più diffondendosi, e che trasforma quelle che dovrebbero essere imbarcazioni per navigare e godere delle acque più belle del mondo in veri e propri locali musicali galleggianti. «Il peggio – afferma Sgobbo – è che queste imbarcazioni si fermano a qualche centinaio di metri dalla riva, senza tenere conto che chi sceglie questo angolo di paradiso lo fa proprio per star lontano dalla confusione».
LE FESTE
Miola, con villa di famiglia a Via Mulo, elenca il gran numero di feste all’aperto che si sono tenute in questo mese, con musica a gogo che arrivava dalle ville limitrofe a disturbare il riposo dei vicini nelle ore più tarde della notte. Ilaria Iacono, proprietaria della Canzone del Mare, si dice ormai stanca delle lamentele dei clienti, che denunciano il dilagante malcostume della musica a volume altissimo che proviene dalle barche in rada. «Si tratta di una vera e propria violenza perpetrata in un luogo magico, che viene così offeso nella sua sacralità». Una violenza che finora non ha trovato freni: non risultano controlli né sanzioni a chi impone ai «vicini di mare» i suoi gusti musicali. Al rientro dal suo giro dell’isola a bordo del suo caratteristico gozzo in legno, anche Rosalba Giugni, presidente nazionale di Marevivo, fondata proprio a Capri nel 1985, dice la sua: «Bisogna ascoltare la musica e la voce del mare e non il bum bum’ delle discoteche, che non è adatto per un luogo come Capri, isola ideale nella quale immergersi e godere appieno delle bellezze della natura».
I REGOLAMENTI
«Capri è un’isola viva – dice Marino Lembo, che da sessanta giorni indossa la fascia tricolore di primo cittadino del Comune di Capri – e tale vogliamo che resti. Però occorre sempre tenere presente che esistono dei regolamenti, delle ordinanze e delle disposizioni che disciplinano e regolamentano con precisione le attività musicali negli esercizi commerciali, e, in deroga e su richiesta, anche le feste nelle case e ville private. La nostra polizia municipale è in servizio fino alla mezzanotte, dopodiché entrano in azione le pattuglie dei carabinieri e della polizia di Stato, che ispezionano e diffidano gli inadempienti». Il fatto è che un attimo dopo la visita delle forze dell’ordine, niente garantisce che il volume non torni a salire. «Il territorio è molto vasto – evidenzia il sindaco – per cui bisogna anche affidarsi alla buona educazione». Lembo non ha a disposizione una statistica sulle sanzioni elevate dai suoi vigili ai fracassoni notturni: sono in aumento, assicura, mentre annuncia l’intenzione di avviare «una vasta campagna di sensibilizzazione sul tema, convocando i rappresentanti delle categorie commerciali ed imprenditoriali, affinché – dice – ci siano da supporto in questa necessaria e ormai inderogabile attività, invitando i loro iscritti a rispettare le normative in vigore nel nostro territorio comunale». Intanto, sarà perché l’estate volge al termine, il chiasso e la musica dei cosiddetti «centibel» sta sensibilmente calando. Per avere la prova del nove bisognerà attendere il prossimo fine settimana, quando alberghi, B&B, ristoranti all’aperto, bar e ville private ritorneranno ad essere prese d’assalto.

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