Vietri sul Mare, truffa ex Pergola: condanna per i protagonisti del raggiro

La storia giudiziaria che ruota intorno all’ex ristorante la Pergola, si conclude dopo un decennio, in seguito a sentenze e dibattimenti in tre gradi di giudizio. Scrive del caso della villa novecentesca tra Vietri sul Mare e Cetara, Massimiliano Lanzillotto de La Città di Salerno, che fu una truffa alla Totò, che ricorda il famoso episodio della vendita della Fontana di Trevi nella pellicola del 1961.

Era nel 2008 quando un agente di commercio residente ad Ascea, raggirò una coppia di 46enni di Casalnuovo, in provincia di Napoli, cedendo loro l’immobile invaso dalla selva alla “modica” cifra di 95mila euro, sottostimando il reale valore. L’agente cilentano si abbarbicò della storica residenza di vip affermando di averlo usucapito per oltre vent’anni, riuscendo a far trascrivere sulla parola l’atto di compravendita ad un notaio di Benevento.

L’ex Pergola fu ceduta come terreno agricolo agli ignari napoletani, che versarono la cifra pattuita in assegni circolari. Nel frattempo, mentre la coppia si impossessò del bene, gli eredi dell’immobile chiamarono in causa un perito del Tribunale civile di Salerno, che fece scoprire la truffa, che fu derubricata in falso ideologico in primo grado: la perizia portò infatti alla scoperta della trascrizione delle particelle ai nuovi proprietari tramite visura catastale, così scattarono le denunce.

Il giudice nel primo grado di giudizio condannò la coppia di agenti e il finto proprietario, pur non riconoscendo l’accusa di truffa che riqualificava il falso. La Corte d’Appello riqualificò il giudizio in primo grado, gli acquirenti non avevano commesso falso e fu dichiarata per tutti la prescrizione per il reato di danneggiamento. La sola condanna per invasione dei terreni è resistita perché secondo il parere dei giudici tutti avevano occupato la proprietà in maniera illegittima.

Gli eredi assistiti dagli avvocati Arnaldo Franco, Antonio Calabrese e Giampiero Meo, hanno scelto di costituirsi parte civile. La Cassazione ha stabilito che tutti erano consapevoli “all’immissione in possesso del bene, falsità della presunta usucapione, di cui tutti erano perfettamente edotti”, ma nonostante tutto solo l’agente è stato assolto. La sentenza di Appello per invasione dei terreni è stata annullata per intervento della prescrizione, a beneficio del solo venditore cilentano, perché la falsa vendita fu scoperta un anno dopo la trascrizione.

L’antica villa vicina a Salerno che guarda al promontorio fino a Perdifumo, attende di rinascere e ritornare ai vecchi fasti d’un tempo, quando era un simbolo della Dolce Vita sulla Divina. L’ex Pergola, 600 mq con una struttura due piani e intorno un terreno di 15.000 mq è stata acquistata quest’inverno in seguito ad un annuncio di vendita pubblicato su internet, in cui tutta la proprietà era valutata al prezzo di 3 milioni di euro.

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