Piano di Sorrento, per salvare la chiesa di Santa Teresa il Comune prova soluzione del 1633

Il Comune di Piano di Sorrento si sta attivando per cercare di salvare la Chiesa di Santa Teresa. Pare che il primo cittadino abbia in mente di adottare una soluzione del 1633: ricordiamo che la Casa Generale dei Carmelitani Scalzi stabilì che due frati erano troppo pochi per poter gestire l’edificio e il convento.

Tanti sono stati quelli che hanno protestato per questa decisione ed è anche partita una raccolta firme contro la chiusura: in 7000 hanno espresso parere contrario. Anche diversi politici del posto si sono attivati, ovviamente il sindaco di Piano di Sorrento ha fatto la sua parte: nel prossimo consiglio comunale, infatti, si parlerà della situazione e della soluzione da adottare. Si fa riferimento ad un documento del 1633 col quale il definitorio generale dei superiori maggiori dell’ordine si dichiarò favorevole all’insediamento dei frati ritenendo la penisola sorrentina “particolarmente adatta per la vita carmelitana e gli studi religiosi e letterari”.

Si legge anche, nel documento di delibera, come il convento di Santa Teresa abbia operato al fianco delle autorità amministrative per sostenere la crescita spirituale della comunità rappresentando un esempio, un modello di vita cristiana ed un punto di aggregazione sociale.

Commenti

Translate »