Meta, evasori TARI: il Comune stringe il cerchio. Recuperati già 100 mila euro

Si inasprisce la lotta agli evasori da parte del Comune di Meta. In particolare, l’amministrazione Tito sta cercando di recuperare fondi derivanti dalla TARI, tassa sui rifiuti, non versata da alcuni residenti nel corso degli ultimi anni. Pare che siano già stati recuperati oltre 100 mila euro. Ovviamente, la Andreani Tributi si sta occupando delle pratiche.

La tassa sui rifiuti, ricordiamo, è il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti medesimi. La TARI è stata introdotta, a decorrere dal 2014, dalla legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014), quale tributo facente parte, insieme all’IMU e alla TASI, della IUC. Ha sostituito la TARES, che è stata in vigore per il solo 2013 e che, a sua volta, aveva preso il posto di tutti i precedenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale sia di natura tributaria (TARSU, TIA1, TIA2). I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico hanno la facoltà di applicare, in luogo della TARI, che ha natura tributaria, una tariffa avente natura di corrispettivo.

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