Capri. Il Comune impugna la sentenza che accoglie il ricorso contro la tassa di sbarco avanzato da una società della penisola sorrentina

Capri. Una società di charter marittimi della penisola sorrentina aveva presentato ricorso contestando la legittimità della tassa di sbarco da versare al comune dell’isola azzurra. Salvatore Ciuccio, assessore al bilancio e tributi del comune di Capri, ha fatto sapere che verrà proposta opposizione presso la commissione tributaria regionale avverso la sentenza che ha accolto il ricorso. E’ stato proprio l’assessore Ciuccio ad impegnarsi in prima linea per riuscire ad istituire la tassa di sbarco ed è proprio lui a chiarire che con la sentenza in questione la  Commissione ha sancito la piena legittimità dell’applicazione del contributo di sbarco e del relativo regolamento. Ha dichiarato che il provvedimento verrà impugnato in commissione tributaria perché risulta assurdo che siccome la società in questione ha eseguito nel periodo interessato 306 viaggi va pagato il contributo solo per 306 persone. Infatti, precisa l’assessore, in questo modo sarebbe come se fosse stato trasportato un solo passeggero a viaggio, una situazione ai limiti dell’incredibile. Per quantificare la tassa di sbarco al momento dell’attracco i vettori devono comunicare il numero dei passeggeri trasportati ed i dati dichiarati potranno essere verificati in ogni momento dagli organi fiscali ed amministrativi preposti al controllo. La tassa di sbarco sull’isola di Capri è stata introdotta nel 2012 ed è compresa nel costo del biglietto dei mezzi per raggiungere l’isola. I titoli di viaggio vengono emessi dalle compagnie di navigazione che, con una cadenza fissa, versano l’importo della tassa al Comune che li userà per finanziare servizi aggiuntivi turistici e ambientali.

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