Piano di Sorrento, parcheggio via Cavottole: niente risarcimento per la ditta Gargiulo e Scarpati

Una vicenda lunga oltre vent’anni che si conclude definitivamente. Stiamo parlando del parcheggio di via Cavottole a Piano di Sorrento e a tutta la questione legale che è ruotata attorno ad esso in questi anni. Come riferiscono i colleghi di Talepiano.it, il Consiglio di Stato ha scritto definitivamente la parola fine sulla questione che vedeva il risarcimento chiesto dalla ditta Gargiulo e Scarpati Costruzioni al centro di tutto.

Il tutto comincia nel 1991. I proprietari dell’area chiesero al Comune di Piano di Sorrento il rilascio di concessione edilizia per realizzare il parcheggio in questione. Già allora cominciarono i primi problemi. Il Ministero annullò il nulla osta ambientale e soltanto dopo che i proprietari ricorsero al TAR il provvedimento fu sospeso: in attesa di giudizio, venne stipulato un accordo con il Comune stesso per la concessione edilizia necessaria a realizzare il parcheggio.

Qui entrò in gioco la ditta Scarpati e Gargiulo Costruzioni che acquisì la convenzione. Dopo alcuni anni il Tar della Campania respinse il ricorso contro l’annullamento del titolo paesaggistico e così il Comune dovette sospendere i lavori. Storia finita? Manco per idea. La ditta ottenne una concessione edilizia in sanatoria e pagò una sanzione amministrativa. Si arrivò al Consiglio di Stato: questo accolse l’appello della ditta. Solo allora, l’impresa citò in giudizio il Ministero per ottenere il risarcimento danni e, dopo ricorsi su ricorsi, è arrivata la parola fine in questi giorni. Il Consiglio di Stato, infatti, ha rigettato la domanda di risarcimento danni per mancanza di prova.

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