Le fiamme avvolgono l’Europa, morti in Catalogna e nelle Marche. Allarme incendi anche in Costa d’ Amalfi da Posidonia

Incendi in tutta Europa. Ma in Costiera amalfitana e Penisola Sorrentina nessuno si preoccupa.

Incendi, decessi per malori e allarme per i livelli di ozono. Sono già molti i danni provocati dal caldo intenso che ha colpito l’Europa , come riporta Il Fatto Quotidiano oggi e tutte le testate nazionali , e che è destinato a prolungarsi anche nei prossimi giorni. “Il rischio è altissimo anche in Costa d’ Amalfi, stiamo dicendo da anni che bisogna aumentare i controlli in questo periodo – a lanciare l’allarme è il Presidente di Posidonia, l’associazione ambientalista di Positano -, le zone a rischio sono le solite , Faito , Tordigliano , perchè non usare anche i droni?”

Incendio Faito

Nella regione della Catalogna, in Spagna, circa 350 vigili del fuoco e sette aerei stanno fronteggiando l’incendio peggiore degli ultimi vent’anni, che sta mettendo in pericolo più di 20mila ettari di boschi e colline. In Italia, invece, sono già tre le vittime del caldo: un anziano è morto a causa di un malore nella provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche, un clochard di 70 anni è deceduto vicino alla stazione di Milano Centrale, mentre in Veneto una terza persona è stata vittima di colpo di calore. Ma i problemi maggiori rischiano di arrivare nei prossimi giorni. In Veneto, il caldo ha provocato l’innalzamento delle concentrazioni di ozono oltre la soglia di sicurezza. Questo significa che “sussiste un rischio per la salute umana” anche in caso di “esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione”, come anziani, bambini, donne in gravidanza e persone affette da disturbi respiratori. Intanto, in 16 città, da Bari a Milano è scattato il bollino rosso per venerdì, mentre Regioni come Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Sardegna si sono mobilitate con piani di prevenzione e appelli alla sicurezza.

È il peggior incendio degli ultimi due decenni quello scoppiato nel nord-est della Spagna, in Catalogna. Secondo le autorità, la zona colpita dalle fiamme è di 5.500 ettari, ma per il ministro degli Interni regionale, Miquel Buch, 20mila ettari sono in pericolo. Circa 350 pompieri stanno combattendo contro le fiamme dalla scorsa notte e a loro si è unita una squadra militare di 120 specialisti. Secondo le prime ricostruzioni, la causa dell’incendio è stata un deposito di concime immagazzinato in maniera impropria. Le fiamme sono divampate mercoledì pomeriggio vicino al villaggio di Torre del Espanol. I vigili del fuoco hanno dichiarato che le alte temperature e un calo nel livello di umidità alimenterà l’incendio, destinato quindi a diffondersi rapidamente. “Le difficoltà sono tali che non possiamo parlare di un incendio in fase di controllo o spegnimento. Al contrario, siamo in una fase in cui il fuoco avanza”, ha spiegato Buch. Nel frattempo, nel sud della Francia si è toccato il record storico per il mese di giugno: a Saint-Julien-de-Peyrolas i termometri hanno toccato i 41,9 gradi.

Tre decessi in Italia e un bimbo salvo per miracolo
Sono due gli anziani morti per malori probabilmente legati alle temperature registrate oggi. Il corpo di un uomo di 82 anni è stato trovato questa mattina nelle campagne delle Marche, tra Acquaviva Picena e San Benedetto del Tronto. L’uomo, scomparso la sera prima, era cercato da carabinieri e vigili del fuoco. A Milano, un clochard di 70 anni, di origini rumene, è stato colto da un malore questa mattina davanti alla Stazione centrale. Soccorso da alcuni passanti, che hanno chiamato il 118, l’uomo è morto prima dell’arrivo dei soccorsi. Sembra che fosse affetto da cardiopatia. Nel Veneto, in provincia di Verona, dove c’erano 38 gradi, una terza persona è deceduta a causa di un colpo di calore. Un bambino di Cremona, invece, è stato lasciato in macchina sotto il sole in un parcheggio del centro commerciale di Gadesco Pieve Delmona. L’auto aveva i finestrini alzati ed era chiusa a chiave. Fortunatamente, una guardia giurata l’ha visto ed ha rotto il finestrino per salvarlo. Il piccolo è stato portato all’ospedale e non è in pericolo di vita. Dalle indagini risulta che la madre, di origini cinesi, lo aveva lasciato allo zio, di 24 anni, che era entrato nel centro commerciale per acquistare delle lattine di birre. Ora il giovane rischia una denuncia per abbandono di persone minori o incapaci.

Allarme ozono in Veneto
Le altissime temperature registrate in Veneto hanno provocato l’innalzamento delle concentrazioni di ozono ad un livello tale da giungere al superamento della soglia di sicurezza, di 180 microgrammi per metro cubo, definita dalla normativa come il “livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione”, ad esempio anziani, bambini, donne in gravidanza, persone affette da disturbi respiratori. Mercoledì 26 giugno, si sono registrati superamenti della soglia di informazione in nove centraline di quattro diverse province. Le concentrazioni di ozono hanno superato la soglia di sicurezza a Verona, Treviso, Boscochiesanuova (Verona), Pieve d’Alpago (Belluno), Cinto Euganeo (Padova), Conegliano (Treviso), Este (Padova), Legnago (Verona) e San Bonifacio (Verona). Tra venerdì e sabato, però, le correnti nord-orientali potrebbero determinare un contenuto calo delle temperature, diminuendo almeno in parte la formazione di ozono

Qualche anno fa la Costa d’ Amalfi e Sorrento sono state avvolte dalle fiamme con disastri inimmaginabili fra Positano, Maiori, Vico Equense ed il Faito, ma ora sembra che tutti si siano dimenticati del rischio.

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