Juventus-Sarri, la lettera di Carlo Cinque al Corriere dello Sport: “Nessun tradimento”

Splendida lettera pubblicata questa mattina dal Corriere dello Sport, firmata Carlo Cinque de “Il San Pietro di Positano”. La lettera in questione fa riferimento alla vicenda che ha visto Maurizio Sarri legarsi alla Juventus e venire bollato come traditore da parte di molti tifosi del Napoli.

“TRADITORI DEL NAPOLI

Premetto di essere un appassionato di calcio, non partigiano non essendo tifoso di nessuna squadra se non del bel gioco, il cui motto dovrebbe essere: “vinca il migliore”, ovvero chi ha meglio giocato in campo. Da diversi anni mi piace molto guardare le partite del Napoli, perché trovo che sia una delle squadre italiane e an che europee con il più bel gioco in assoluto, efficace, aggressivo e spumeggiante.

Trovo il tifo napoletano uno dei più belli, calorosi e folcloristici d’Italia, vi è una sola manifestazione di esso che non condivido appieno e che negli ultimi tempi si sta verificando sempre più frequentemente e che mi spinge a scrivere queste righe. Esso è dato dalla circostanza di stigmatizzare tutti i campioni del Napoli che passano alla Juventus come “traditori”. L’essere messo all’indice come “traditore”, per essere passato alla casacca bianconera è una cosa tremenda, una punizione medioevale non in linea con i nostri tempi moderni e una cosa totalmente sbagliata e controproducente per il Napoli stesso e vi spiego il perché, dal mio punto di vista, ovviamente.

Facciamo un transfer mentale a un domani prossimo venturo, quando il Napoli avrà il suo bello stadio di proprietà, magari con museo annesso, dove farà giusto sfoggio dei trofei, della sua importante storia calcistica e dei suoi campioni succedutisi negli anni. Gli utenti, appassionati di calcio, che visiteranno questo museo, sfogliando le pagine di questa lunga e illustre storia, noteranno che diverse pagine sono state strappate con rabbia e questa constatazione li costringerà a chiedersi il perché essi siano costretti a fare continui salti in avanti per leggere l’intero escursus storico del Napoli calcio.

Questi appassionati di calcio, una volta venuti a conoscenza dei perché delle pagine mancanti, o meglio sarebbe dire dell’unico motivo (l’essere passati alla Juventus), di tale oblio storico, si faranno certamente la seguente domanda: “Per favore, spiegatemi perché dalla storia del Napoli sono stati cancellati tanti campioni, allenatori e dirigenti, soltanto perché bollati gratuitamente come “traditori”, per il solo fatto di essere passati alla Juventus?”

Se ci pensate bene è una cosa assurda, perché tanti campioni che hanno segnato tanti goal, entusiasmato i tifosi, portato tanti punti alla propria squadra, permettendole di piazzarsi in ottima posizione in campionato o nelle coppe e magari anche vincendone qualcuna, debbono essere poi immediatamente dopo cancellati, con un tratto di penna, o con un clic, dalla memoria dei tifosi perché improvvisamente marchiati col titolo infamante di “traditori” per il solo fatto di essere approdati alla Juventus dopo aver interrotto il loro cammino nel Napoli? il tutto poi a prescindere dalle tante cose belle che hanno fatto nel Napoli stesso!

Continuando di questo passo, capiterà sicuramente, che qualche grande campione di calcio potrà rifiutare le offerte del Napoli, ben sapendo che con estrema faciloneria, dopo il suo transito in questa pur gloriosa società, potrà essere bollato come “traditore” e sentirsi affibbiati gli epiteti più diffamanti!

A pensarci bene, che diritto hanno i tifosi del Napoli di “pretendere” che ai giocatori che hanno militato nella propria squadra sia preclusa la possibilità di approdare, successivamente, nella Juventus, che benché sia la squadra, per antonomasia, loro invisa, è pur sempre una squadra di valore internazionale e quindi molto appetibile per il continuo di una carriera professionale di breve durata come quella di un calciatore o di un allenatore?

Se si ambisse a richiedere questo sacrificio, da parte degli ex giocatori che hanno scritto pagine epiche della storia del Napoli, allora gli si faccia un contratto ad hoc, che contempli questa clausola rinunciataria, e si offra loro un ingaggio maggiorato di quella parte che, mediamente, compensi il mancato guadagno di un rifiuto per un eventuale offerta da parte della Juventus dopo il loro trascorso nel Napoli.

Senza metter nel conto, inoltre, che il non riconoscere più, quando invece li si è inneggiati ampiamente prima, i meriti di un Sivori, di un Cannavaro, di un Ferrara di un Quagliarella, di un Higuain e di un Sarri, solo per nominare quelli che mi vengono ora alla memoria, che tanto hanno dato al Napoli, dimostra una profonda ingratitudine, irriconoscenza e boriosità, doti che dovrebbero essere assenti dalla definizione del vero tifoso e che, invece trovano più albergo nelle peculiarità dei sobillatori di coscienze e dei denigratori a titolo gratuito.

Il vero tifoso non dimentica e non cancella i propri idoli bollandoli come “traditori”, li conserva per sempre nel suo cuore qualsiasi cosa loro accada e prova sentimenti di gratitudine eterna nei loro confronti. Semmai traditori sono proprio quei tifosi, untori, che distruggono parti importanti di un patrimonio storico appartenente alla propria squadra di calcio, contribuendo a cancellare dalla sua memoria storica campioni di valore assoluto.

Cosciente di aver trattato un tema scottante, metto le mani avanti, affermando di accettare tutte le critiche che mi verranno mosse con senso di civiltà e pacatezza e di rimettere, invece, ai mittenti quelle eventuali offensive o che dovessero oltrepassare il senso della decenza…non dispero che queste ultime siano assenti del tutto, sarebbe una bella prova di sviluppo in senso positivo.

Carlo Cinque

Positano 20-6-2019”.

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