Torre Annunziata ferma bus con studenti, ma in Costa d’ Amalfi pochi controlli. Ecco che fare

Torre Annunziata da una lezione alla Costiera amalfitana. I “caschi bianchi” controllano un bus con studenti e verificano problemi alla carta di circolazione e all’impianto meccanico. Forse hanno salvato vite umane, ma i vigili sulla Divina su centinaia di autobus quanti ne controllano? La Polizia Municipale, considerata la mole degli autobus, il fatto che trasportano persone, i disagi che creano alla circolazione, ne controllano almeno la metà? Da Positano, Praiano, Amalfi fino a Cetara i controlli sono minimi, saranno meno del 5 per cento gli autobus controllati . Che fare allora? I vigili non hanno le forze di poter controllare gli autobus una volta entrati sulla S.S. 163, a meno di non dedicarsi solo a questo e rischiare di bloccar la circolazione per poter controllare gli autobus, e questo gli da una sorta di impunità, mentre è evidente che più che le auto dei singoli cittadini proprio gli autobus dovrebbero, se si pensa alla sicurezza, essere quotidianamente controllati. La verità è che manca coordinamento fra i comuni, pensiamo a Positano e Praiano, che già dialogavano con Piano di Sorrento e Vico Equense, se non ricordiamo male. Che ci vuole a coordinarsi per fare controlli prima dell’ingresso della Costiera? E dall’altra parte Vietri sul mare e Cetara perchè non si accordano per fare lo stesso , visto che a volte i bus passano per tutta la Costiera amalfitana fino al bivio per Agerola per acchiapparli? Amalfi poi è lasciata in questo da sola, come Positano dall’altra parte. Anche se qualcuno auspicherebbe un divieto di sosta ai bus più grandi di otto metri. Come pure è stata lasciata da sola da altri comuni nella richiesta di ritiro della autorizzazione al servizio pubblico alla Tasso, che aumenterebbe dalla relazione della comandante Martingano con quasi 140 corse le deroghe e quindi il traffico.

Intanto mentre dal Prefetto di Salerno, con incontri che vanno e vengono un paio di volte alla settimana, bloccato da veti incrociati e mille problemi burocratici, il timore di azioni legali ( ma si possono coinvolgere anche altri enti, Anas, titolare della strada, i Comuni , e per quanto riguarda i timori di cause noi cittadini non paghiamo profumatamente l’avvocatura dello Stato che potrebbe trovare una soluzione legale ?) annunciati dal “cartello” dei bus turistici, dopo la petizione fatta dalle associazioni che ha raccolto 9.500 firme e l’annunciato sciopero della SITA, si attende l’annunciato provvedimento , annunciato da due mesi , una settimana si e una no, con tante fantasiose soluzioni, ma una già pronta, che è appunta quella voluta dai cittadini. Intanto non si può mettere tutta la croce sul Prefetto, che molti dicono attento alla problematica e alla ricerca di una soluzione più possibile condivisa che dovrà attuare prima della fine del mese, per evitare lo sciopero rinviato per l’11 giugno, come ha riferito dopo incontro con Prefetto lunedì scorso. Ci vorrebbe un intervento che superi di netto le tante congerie di interessi particolari, per la sua rilevanza la Costiera potrebbe e dovere vedere un intervento dall’alto, non si sa che fine fanno le interrogazioni parlamentari o alla Regione Campania , di cui si aspettano risposte, con i politici che lanciano le interrogazioni come le freccette senza vedere che fine fanno, e fra questi , dispiace dirlo, anche chi sta al Governo e dovrebbe imporre una tutela pari almeno a Venezia e alle Cinque Terre ad un luogo come la Divina che è tutelata, solo a chiacchiere, dall’UNESCO.
Intanto , nonostante la levità della precedente ordinanza e le norme già esistenti, su Positanonews segnalano continuamente violazioni, se non ci sono i controlli da ora, chi arriverà per far rispettare le disposizioni visto che neanche sui vigili si possono mettere le croci e le forze sono poche ? Chiamiamo l’Esercito?

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