L’Aquila. Giro d’Italia. Opere di Giancarlo Ciccozzi scelte per il premio al vincitore della tappa e per ricordare l’evento.

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    Articolo di Maurizio Vitiello – Giancarlo Ciccozzi incontra il Giro d’Italia.

    GIANCARLO CICCOZZI – GIRO D’ITALIA, TAPPA A L’AQUILA.
    GIANCARLO CICCOZZI, L’ARTISTA TRA ARTE E SPORT.

    L’Aquila si prepara all’arrivo del Giro d’Italia con due settimane di eventi in attesa della carovana organizzativa che, nell’ultimo tratto della settima tappa, il 17 maggio 2019, attraverserà il cuore del capoluogo verde d’Abruzzo, in un vero e proprio circuito cittadino.
    L’entusiasmante competizione sportiva culminerà con lo sprint sul traguardo della “Villa Comunale” proprio di fonte al monumentale Palazzo dell’Emiciclo, dove l’artista di caratura internazionale Giancarlo Ciccozzi ha esposto il mese scorso per due settimane con un’affluenza record di pubblico e di personalità di spicco del mondo dell’arte e della cultura.
    Saranno ben 192 le televisioni collegate da ogni angolo del mondo, in un percorso mediatico formidabile che esalta il connubio tra arte e sport.
    Il comitato organizzativo ha scelto Giancarlo Ciccozzi, che realizzerà per il vincitore della tappa un’opera informale “ad hoc” di medie dimensioni, oltre a quella che verrà donata alla Città dell’Aquila in ricordo dell’evento.
    Giancarlo Ciccozzi, artista conosciuto a livello internazionale, espone le sue opere nei maggiori musei e gallerie d’arte d’Europa e del mondo.
    Le sue opere sono esposte in permanenza in musei e fondazioni, oltre che enti e palazzi istituzionali.
    In un crescente equilibrio tra ricerca e innovazione, basata sulla sublimazione poetica della materia, l’artista continua a proporre opere di interesse internazionale, nella piena coscienza di una rielaborazione dell’arte dei grandi maestri come Burri, Castellani, Basaldella o Kline, ma rielaborata e veicolata in chiave moderna verso una nuova concezione, che lega il tempo passato con il nuovo.
    Oggi Giancarlo Ciccozzi è, per meriti e riconoscimenti uno dei massimi esponenti dell’arte informale italiana
    Da un “mare magnum” di coniugazioni, che ridefiniscono un “focus” per comprendere lo “status” dell’arte contemporanea, oggi più che mai “melting pot” culturale, c’è esigenza di sollevarsi dall’anestesia etica collettiva per significare eminenti intendimenti.
    Giancarlo Ciccozzi, quindi, definisce una declinazione operativa certa e misura il suo tempo con uno “screening” oculato, attento su tutto ciò che trova e che può riabilitare per riuscire, poi, a dare senno a equilibri sensibili e a tecniche miste di peso e, icasticamente, indicative.
    Si notano che lievitano le dimensioni poetiche dell’artista impegnato a sorvegliare preziosi sogni fantasmatici, attraverso incredibili reliquati memoriali, e le opere devono essere lette con attenzione massima, perché crediamo che nelle elaborazioni esposte s’innalzi il cuore dell’arte, che rivolge a sé la ragione della ricerca.
    Segni incisi, dispositivi riabilitati e oggettive incidenze astratte convergono in un sistema coordinato di tagli e pressioni, dimensioni e apparati.
    Nello spazio dei contrappesi visivi, degli accordi cromatici e delle sintesi astratto-informali arriva a capaci risoluzioni.
    Nella sistemazione delle opere dell’artista s’avverte una mappatura metaforica e una geografia di combinazioni, puro traslato di immaginazioni e, nel contempo, di assensi strutturali reali.

    Maurizio Vitiello

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