La Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina le più ricercate mete turistiche.

L’Osservatorio turistico dell’Abbac conferma che sono in Campania le destinazioni più amate dai turisti.

All’avvio della stagione turistica, con i primi test di Pasqua e dei ponti del 25 Aprile e 1 maggio, è tempo di previsioni per la prossima stagione estiva per le aree turistiche della Costiera Amalfitana, Penisola Sorrentina, le isole, Napoli, Salerno, il Cilento  ed in generale per analizzare le potenzialità del territorio regionale nei prossimi mesi. La fa  l’Osservatorio turistico dell’Abbac guidata dal presidente Agostino Ingenito che ha collezionato indagini commissionate da Enit, Tripadvisor e da ricerche curate direttamente . “C’ è interesse verso la Campania e le nostre destinazioni turistiche, l’aumento dei flussi turistici è evidente per Napoli, l’area metropolitana ed è consolidato appeal che offrono la Costiera Amalfitana, la Penisola Sorrentina e le isole, ma un’indagine commissionata recentemente da Enit ed effettuata dall’ Ipsos fotografa la percezione di viaggiatori stranieri per il nostro Paese e il nostro territorio e non mancano sorprese -dichiara Agostino Ingenito  – Su 500 interviste online di stranieri residenti in 18 Paesi la Campania è conosciuto da 10 intervistati e si piazza all’11°posto, in classifica sono più note Sicilia, Toscana, Veneto, Lazio e Sardegna. Napoli è la quinta città e viene subito dopo Firenze, guidano la classifica Roma, Venezia e Milano. Tra le attrazioni turistiche più conosciute dagli stranieri e che riguardano il nostro territorio figurano gli scavi di Pompei (al quarto posto dopo Torre di Pisa, Colosseo, Basilica di San Pietro e l’ultima cena di Leonardo a Milano, segue il Vesuvio e a metà classifica Capri.  Tra quindici siti più recensiti di Tripadvisor, al penultimo posto c’è la Cappella San Severo a Napoli. I viaggiatori bocciano i servizi di trasporto locale, li ritengono carenti e alcuni territori impossibili da visitare. Per altri vi è una percezione delle nostre destinazioni  come molto care ma nell’indagine Enit emerge che l’‘Italia è la meta più desiderata al mondo: il 37% della popolazione sceglierebbe il nostro Paese per una vacanza “premio” all’estero (41% tra i ceti elevati), seguono Stati Uniti (32%) e Australia (31%). Il Belpaese è al top per immagine associata a qualità della vitacreatività ed inventiva, superando Canada, Australia e Stati Uniti. Restando sull’indagine Ipsos emerge che l’Italia è il terzo Paese più conosciuto al mondo (45% della popolazione mondiale, dopo Usa 49% e UK 47%) e, fra i mercati di origine, è la Germania a conoscerci di più (21%) e a produrre maggiori flussi (un terzo dei tedeschi è stato in Italia 3 o più volte). Il 29% della popolazione mondiale dichiara di avere pianificato un viaggio in Italia entro 5 anni (45% fra i ceti elevati). Il dato sale al 54% se si considerano i ceti elevati dei Paesi definiti “prospect” (Cina, Russia, Turchia, India, Brasile, Sud Africa, Nigeria, Marocco). Si tratta di dati condivisi anche per la nostra regione – dichiara Agostino Ingenito- Anche da noi sono i tedeschi, francesi, spagnoli e nordeuropei che conoscono di più il nostro territorio e magari ritornano più volte. Grazie a voli diretti abbiamo già invertito la rotta riguarda al ritorno degli americani, dei viaggiatori d’oltreoceano. Le nostre indagini interne confermano tuttavia tutte le problematiche che il nostro territorio si trascina da tempo e cioè carenza di servizi ed infrastrutture, difficoltà nella mobilità e mancanza di sinergia ed aggregazione. “E’ necessario che la Regione Campania compia quel salto che chiediamo da tempo – continua Ingenito – Manca meno di un anno alla fine della legislatura regionale e non vi sono passi decisi per aumentare la nostra promozione ed organizzazione turistica, come pare un ossimoro la parola sostenibilità per tanti siti naturalistici delicati e fragili come le nostre isole, la Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina immersi in traffico perenne e con una carente organizzazione territoriale. Auspichiamo che il governo della Campania punti ad un piano strategico, concreto ed affidabile che faccia convergere precisi obiettivi anche in relazione alla spendita di risorse europee della prossima programmazione che vanno utilizzate per progetti strutturali”.

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