Il Cibo e il Mare di Napoli fotogallery video

Convegno seguito dagli inviati di Positanonews della redazione di Napoli, con interviste e video.

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Dibattito moderato e condotto magistralmente da Antonino Pane, tra una serie di relatori dalle competenze più disparate, ma tutte con in comune il mare. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sempre più l’opinione pubblica sulla blueconomy, in cui rientrano: l’ingente movimento di traffico marittimo, per turismo e balneazione, per le attività di pesca, per una ambiente ecologicamente sostenibile, dalla plastica alla riduzione dell’emissioni di gas nell’atmosfera.

Il mare della Campania come risorsa alimentare e strumento per rafforzare la sostenibilità ambientale della blueconomy. È il tema di cui si è discusso stamattina,nella sala Calipso della Stazione marittima di Napoli, nell’ambito del convegno «il Cibo e il Mare di Napoli», promosso dal Mattino. Ad apire i lavori è stato il direttore del quotidiano, Federico Monga, seguito dal giornalista Luciano Pignataro, che ha introdotto la sessione di approfondimento moderata da Antonino Pane.

Durante l’organizzazione ci siamo resi conto che le ultime tendenze della gastronomia nella pesca vanno nella direzione della salvaguardia ambientale. Un esempio è l’aumento del consumo di pesci piccoli, meno avvelenati dalle plastiche – ha sottolineato Pignataro- abbiamo quindi pensato man mano di allargare il discorso alle istituzioni deputate alla tutela del mare». Un comparto, quello ittico, che interessa molto da vicino la Campania: con i suoi 500 chilometri di fascia costiera la regione si piazza infatti quarta in Italia per lunghezza chilometrica di costa.

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