Traffico in Costa d’ Amalfi, la SITA verso lo sciopero. Attivata “procedura di conciliazione”, Pasqua a rischio.

Traffico in Costa d’ Amalfi, la SITA verso lo sciopero. Attivata “procedura di conciliazione”, sindaci e Prefetto tacciono.  Ne il Prefetto di Salerno ne i sindaci della Costiera amalfitana hanno convocato i sindacati FIT-Cisl, Filt Cgil e Uilt.  Siamo arrivati oramai a Pasqua e ad uno dei Ponti più lunghi della storia e nonostante le buone intenzioni, a chiacchiere, di risolvere un problema oggettivo, quale la circolazione dei bus gran turismo di grande mole e delle deroghe ai tpl concesse dalla Regione Campania non si è fatto nulla.

I sindacati degli autisti SITA, questa volta in maniera unitaria, ed è un fatto storico, dopo aver prima manifestato e poi  avvisato la Prefettura di Salerno di aver iniziato le “procedure di raffreddamento”, destinate a sfociare in una astensione dal lavoro, se non troverà soluzione rapida la problematica degli intasamenti sulla Statale 163 causata dall’assalto dei pullman Gran Turismo ora hanno attivato la “procedura di conciliazione” .

“Da anni si vedono spuntare autorizzazioni, spesse volte a varie ditte di trasporto per viaggiare sulla S.S.163 con addirittura la possibilità di fermate lungo il tragitto per la discesa e la risalita dei passeggeri, quasi a sostituirsi al trasporto pubblico con tutte le relative conseguenze… far bloccare il trasporto pubblico locale, con conseguenze drammatiche sulla vita dei cittadini e dei turisti”.

Che sia chiaro noi di Positanonews non abbiamo nulla di nulla contro i “sightseeing”  le “tramvie del Vesuvio” e tutti i bus che hanno deroghe a destra e a manca , non sono solo loro il problema, ora hanno fatto cartello , possono avere tutte le ragioni del mondo, se su un ponte i grandi camion mettono a rischio la sua stabilità non può ne deve essere un cartello di camion a impedire un provvedimento per la sicurezza e la salute pubblica . Così è evidente che nelle strade della Costiera questi autobus, solo per la loro mole sia chiaro, non perchè siano di una società o di un altro, creano problemi, rompono muretti, invadono la corsia opposta, bloccano il traffico, senza nessuna colpa se non quella di essere grandi e di essere troppi.

E non sono solo loro i responsabili del traffico, hanno perfettamente ragione , bisogna fare la ZTL, togliere auto sulla strada (  e a Positano lo fanno con multe e carro attrezzi con un lavoro sovraumano dei vigili, dunque di che parliamo? ) , questo di eliminare i grandi bus e il doppio senso di marcia deve essere solo il primo passo di una lunga strada verso la vivibilità e la sicurezza.

Ma è talmente evidente, ed è storicamente già affrontato il problema, tanto che nel 2005 gli si diede un ampio termine di quattro anni per adeguarsi a tutti, termine abbondantemente scaduto, che alla fine diamo ragione a quegli autisti napoletani che ci dissero, ma la gente da qui perchè non se ne va che ci da fastidio?  Continuano le deroghe, molte fasulle, come ha detto anche il sindaco De Lucia, e andiamo avanti a peggiorare…

Intanto, salvo vecchi e bambini, quasi tutti i cittadini consapevoli della Costiera amalfitana hanno firmato una petizione portata avanti da un Coordinamento delle Associzioni della Costiera amalfitana che è arrivata a ben 9.200 persone che ci hanno messo la faccia.

Le associazioni stanno in contatto continuo tutti i giorni, cercando soluzioni, il Prefetto di Salerno sembra consapevole della problematica e vorrebbe risolverla, ma non ha ancora emanato un atto. I Comuni si sono organizzati a spese loro con gli ausiliari, Praiano, Positano, Ravello , anche Amalfi ha gli ausiliari ed i vigili sono intervenuti fino nel territorio ad Atrani e Castiglione per affrontare l’emergenza,  in attesa che ANAS e Regione diano fondi, i cittadini sono “cornuti e mazziati”, nel senso che le forze dell’ordine multano e tolgono spazi di sosta ai residenti,non riuscendo a fronteggiare, anche nell’impossibilità di poter multare gli autobus che  porterebbe a ulteriore blocco del traffico, concedendogli di fatto una sorta di impunità, intanto rimaniamo soffocati dal traffico, tempi dilatati, sofferenza e stress, smog e anche il rischio della vita visto che pure la ambulanze si bloccano. Ma non basta..

Ora ci prova la SITA, non ci resta che sostenerla

PROCEDURA DI CONCILIAZIONE del 09-04-2019.PDF (1)

 

 

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