La sicurezza della statale amalfitana di Gaspare Apicella

Da qualche tempo la statale 163, amalfitana, è oggetto di discussione ad ogni livello socio-politico. Ognuno dice la sua sul traffico, sulla necessità o meno dei bus, sulla mole degli stessi , sugli orari di transito: la risoluzione sembra sempre più lontana. Troppe riunioni vanno deserte; troppe discussioni sono a vuoto in assenza di un valido progetto. Il tale sindaco fa una proposta, l’assessore di quel paesino dice la sua, e cosi via. Ciò sta a significare che se non siamo in grado di rimuovere il problema da soli, sarebbe molto più opportuno affidarsi ad esperti di livello internazionale. L’eventuale spesa varrebbe l’impresa:
E, visto che siamo in tema di sicurezza, sarebbe sempre opportuno che qualcuno avesse il compito di controllare costone roccioso, parapetti, ringhiere ed altro: la sicurezza del territorio e dei cittadini prima di ogni cosa.
Sul tratto di strada che da Castiglione di Ravello porta ad Atrani è evidente il cedimento della sede stradale; sul percorso che parte da Maiori a Capodorso ed oltre sono visibile gli alberi che sono in punto di cadere sulla strada sottostante; sul tratto di strada che va da Maiori a Minori la ringhiere è divelta in alcuni punti, è spezzata e legata con strisce di stoffa ed assalita dalla ruggine. E tanto altro.
La domanda: perché la costa amalfitana è nell’indifferenza totale? perché siamo buoni solo a portare voti al questuante di turno? cosa fanno i nostri amministratori in fatto di sicurezza da Vietri a Positano che interessa turisti e residenti?

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