Bandiere Blu dal Cilento a Positano a Piano e Sorrento, verranno riconfermate?

Bandiere Blu dal Cilento a Positano a Piano e Sorrento, verranno riconfermate? Scatta il conto alla rovescia per l’assegnazione delle Bandiere Blu. Il prossimo 3 maggio, a Roma, presso il Cnr, la Fee (Foundation for Environmental Education) assegnerà il riconoscimento attribuito ogni anno per qualità del mare e dei servizi offerti nei centri costieri. In questi giorni la Fondazione sta inviando ai Comuni gli inviti per partecipare alla cerimonia di premiazione, che equivalgono ad un’ufficializzazione del conferimento del riconoscimento. I nomi delle località premiate sono segretissimi. Dai centri costieri, però, già filtrano le prime indiscrezioni. La Campania, grazie al Cilento, lo scorso anno sventolò ben 18 vessilli. Ad ottenere il riconoscimento Fee furono Anacapri, Massa Lubrense, Piano di Sorrento e Sorrento nel napoletano e quindici località della Provincia di Salerno.

Penisola Sorrentina

Tanti pro e critiche per le bandiere blu a Piano di Sorrento e Sorrento in particolare, a causa delle condizioni del mare superficialmente non sempre ottimale, ma dopo alcuni anni terribili, la situazione almeno dai rilievi dell’Arpac è di molto migliorata ed è stato attivato il depuratore a Punta Gradelle a Vico Equense anche se ci sono ancora problemi nei valloni fra Sant’Agnello e Meta e le condotte fognarie sono obsolete e non sempre suddivise fra bianche e nere. Per Massa Lubrense non dovrebbero esserci problemi, è la storica con più riconoscimenti, ma anche per gli altri comuni sembra che la FEE abbia concesso

Costiera amalfitana

Positano rimane l’eccellenza, anche altri comuni vorrebbero questo riconoscimento, fra questi forse solo Amalfi potrebbe riuscirci avendo il depuratore sistemato , mentre ancora manca a Praiano ed anche Ravello , Maiori è addirittura al palo, anche se le condizioni del mare della Costiera amalfitana sono generalmente buoni,

CILENTO

Le Bandiere Blu sventolano verso il Sud d’ Italia , tredici sono nel Cilento: Capaccio (Varolato, laura, Casina d’Amato, Licinella, Torre di Paestum, Foce Acqua dei Ranci), Agropoli (Lungomare San Marco, Porto, Trentova), Castellabate (Lago, Tresino, Marina Piccola, Pozzillo, San Marco, Punta Inferno, Baia Ogliastro), Montecorice (San Nicola, Baia Arena, Spiaggia Agnone, Spiaggia Capitello), San Mauro Cilento (Mezzatorre), Pollica (Acciaroli e Pioppi), Casal Velino (Lungomare, Isola, Dominella, Torre), Ascea (Piana di Velia, Torre del Telegrafo, Marina di Ascea), Pisciotta (Ficaiola, Torraca, Gabella, Pietracciaio, Fosso della Marina, Marina Acquabianca), Centola (Marinella, Le Saline, Le Dune, Porto), Vibonati (Torre Villammare, Santa Maria Le Piane, Oliveto), Sapri (Cammarelle e San Giorgio) e la new entry Ispani con Ortoconte e Capitello. Quest’anno i numeri dovrebbero essere confermati con due rebus: Capaccio Paestum e San Mauro Cilento. Questi comuni sono commissariati. La città dei templi dalla fine del 2018; l’amministrazione allora guidata da Palumbo, aveva presentato la candidatura. A San Mauro Cilento, dove un commissario regge le sorti del paese da circa un anno, la candidatura potrebbe invece non essere stata inoltrata. Salvo colpi di scena legati alla politica (sulla qualità del mare l’Arpac ha attestato valori straordinari per la costa), la Provincia di Salerno potrebbe confermare il record grazie al Cilento. Gli unici comuni fuori dalle Bandiere Blu sarebbero San Giovanni a Piro, Camerota e Santa Marina. Per il primo è un vero paradosso, visto che in passato ha avuto il riconoscimento da Legambiente per «Cala degli Infreschi» come spiaggia più bella d’Italia. Ma non ha l’ok per candidare le aree protette all’importante vessillo; mancano inoltre impianti di depurazione (così come Scario per San Giovanni a Piro), fondamentali per entrare nella graduatoria della Fee. Per ottenere la Bandiera Blu servono poi corretta gestione del territorio (raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti, cura di arredo urbano e e spiagge, accesso al mare senza barriere architettoniche e limitazioni). L’obiettivo è spingere verso un turismo sostenibile, dove la qualità dei servizi si coniughi al rispetto dell’ambiente, ma verificando che l’attenzione degli amministratori sia alta e continua. La Provincia di Salerno ha ottenuto il primo riconoscimento con Pollica, nel 1987. Da allora è un susseguirsi di successi. Alle Bandiere Blu per le spiagge si affiancheranno quelle per gli approdi turistici. A fare en plein lo scorso anno sono stati i porti di Agropoli, Palinuro, Casal Velino, Acciaroli, Marina d’Arechi a Salerno, e Marina di Camerota.

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