Violenza alla Circumvesuviana , non solo EAV ci si interroga sulla sicurezza nei trasporti pubblici anche dalla SITA

Violenza alla Circumvesuviana , ci si interroga sulla sicurezza nei trasporti pubblici anche dalla SITA di Massa Lubrense, che copre la Penisola Sorrentina e Costiera amalfitana. Con un post significativo

Vergogna e rabbia sono sentimenti che chiedono giustizia. Lutto nel mondo dei trasporti. Bisogna intervenire per ripristinare la sicurezza in questo settore. Non è il primo caso di violenza nei trasporti. Sindacati, istituzioni e aziende “SVEGLIA”

I sindacati hanno pienamente ragione, la EAV in Campania con De Gregorio pensa molto all’immagine e poco alla sicurezza a quanto pare, forse non hanno i fondi, ma allora denunciatelo! Non da meno la SITA però , la svolta in negativo con l’agente unico, prima con due persone a bordo, oltre a poter fare i biglietti sull’autobus per i turisti senza tanti problemi come ora, c’era più sicurezza sia per vicende di aggressioni possibili, è capitato a Positano e Praiano dalle persone che non riuscivano a prendere i bus pieni, sia per la viabilità che diventa un problema incredibile. E’ assurdo che non si ripristini

ECCO LA CRONACA DI IERI

tre ragazzi italiani tra i 18 e i 20 anni, residenti nell’area vesuviana, per i quali è stato emesso un fermo di polizia giudiziaria. Sono accusati di violenza sessuale di gruppo. Il provvedimento dovrà ora essere convalidato dai magistrati. Secondo quanto riferito dalla vittima, tre settimane or sono, la ragazza aveva subito un primo tentativo di violenza da parte degli stessi tre giovani che hanno poi abusato di lei mercoledì sera. L’episodio, non denunciato, è avvenuto sempre nella stazione della Circum di San Giorgio a Cremano, dove un amico aveva presentato alla ragazza i tre giovani
Ieri, con il pretesto di chiederle scusa per quel fatto, l’hanno invitata con insistenza a fumare una sigaretta in loro compagnia, per poi aggredirla.

Le indagini sono condotte dal commissariato di San Giorgio a Cremano guidato dal dirigente Pasquale Toscano e dalla squadra mobile, sono coordinate dal pool “Fasce deboli” della Procura, diretto dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone. Fondamentali, oltre alle immagini, il racconto e la descrizione fornita della ragazza, originaria di Portici, che aveva già detto agli investigatori di conoscere di vista i suoi tre aggressori, giovani tutti incensurati.

Secondo quanto si evince dalle immagini di videosorveglianza, la violenza è avvenuta mentre le porte dell’ascensore, tenuto fermo al piano, si aprivano e si chiudevano. Su disposizione della Procura sono stati sequestrati i cellulari dei tre indagati e sono stati acquisiti i campioni per l’esame del Dna. La brutale aggressione è stata ripresa da una delle telecamere.

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