Sorrento. Intervento di Gaetano Milano sull’albero del Chiostro di S. Francesco

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La storia del falso pepe che si trovava al Chiostro di San Francesco e che è stato abbattuto la scorsa settimana, ha sconvolto un po’ tutti in Penisola e non solo.

L’albero delle meraviglie che aveva aperto il programma di Albero Angela ora non c’è giù, e sulla questione pubblichiamo un intervento dell’avvocato Gaetano Milano.

In merito alla polemica relativa all’albero di “falso pepe”presente nel Chiosto di San Francesco – scrive Milano – rappresentando il sottoscritto  una piccola parte della memoria storica della città, evidenzio che quell’albero non rappresenta alcun elemento di valore ambientale e storico in quel contest Anticamente in quel sito vi era un salice piangente che circa 40 anni addietro fu sostituito con il falso pepe per mantenere una zona d’ombra all’interno del chiostro: ciò ancora prima che la sua gestione passasse al Comune”.

Lo stesso albero alcuni anni addietro presentò segni di cedimento per cui, per evitarne il taglio, fu sostenuto con una struttura di pali di legno. “Ora, però, rimossi i sostegni, presentava elementi di rischio per cui era evidentemente necessario l’asporto – prosegue Milano -. L’allarme sociale, strumentalmente azionato, ha indotto l’amministrazione a sostituirlo con una alberature più giovane ma dello stesso tipo. Personalmente non sono d’accordo: rilevo che la presenza della pianta inibisce l’uso pieno della parte centrale della struttura, mentre credo che gli elementi di storicità sui quali andrebbe soffermata l’attenzione, sono rappresentati dalla qualità del ripristino delle arcate in corso e dalla possibilità di “ripristinare” il pozzo (quello sì che è decisamente di valore storico – culturale) posizionato al centro del piazzale e che costituisce un elemento, fortemente caratterizzante l’antica struttura”.

In sostanza l’albero al centro del chiostro rappresenterebbe solo un fattore di disturbo rispetto alla bellezza dei luoghi. “La presenza del falso pepe a parte la limitazione al godimento del fascino dell’edificio – conferma l’ex numero due della Giunta – appare del tutto fuori contesto e finanche limitativo del lavoro di restauro eseguito ed a quelli da eseguire al pozzo centrale e alle aiuole laterali, che restituirebbero il chiostro all’antico splendore e alla sua autenticità”.

In base a questo ragionamento, quindi, Milano invita la cittadinanza “a spingere l’amministrazione comunale affinché si proceda al ripristino del pozzo centrale del chiostro ed allo spostamento laterale non di un solo albero di falso pepe, ma di quattro piante da posizionare nelle aiuole perimetrali”.

gaetano milano intervento sull'albero del chiostro

 

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