Sant’Antonio Abate: Cerca di difendere la fidanzata, viene massacrato dal gruppo. Il padre: “Ho temuto per la vita di mio figlio”

Avevano appuntamento in nel parco dietro al Comune e all’area mercato di Sant’Antonio Abate i due fidanzatini in questione, lei 16enne, lui 18enne.
Qualche attimo prima del loro appuntamento, però lei comincia a chiamarlo in preda alla disperazione perché un gruppetto di ragazzi stava molestando lei e la sua compagna, con la quale stava scambiando qualche chiacchiera prima dell’appuntamento con il moroso.
Lui rabbrividito dalla telefonata ricevuta dalla ragazza si veste di fretta e corre con il suo motorino verso il parco.
I ragazzi che stavano molestando le due ragazze erano in dieci, tutti giovani e prepotenti e probabilmente non erano nemmeno del posto, visto che il paese è piccolo e tutti conoscono tutti, o quasi. Cominciano col prenderle in giro, poi arrivano ad accerchiarle e a palparle ed infine molestarle. La giovane fidanzatina riesce, un po’ più grandicella, riesce a scappare più lontano, giusto il tempo per telefonare il primo numero nella rubrica, quello del suo moroso.
Quando il ragazzo arriva, il branco è ancora lì e si avvicino anche a lui. Iniziano a prenderlo in giro e a mettere nuovamente le mani dove non dovevano sulla ragazza per cercare di provocare reazioni sulla ragazza.
Il ragazzo cerca di difenderla con il suo corpo e i dieci mascalzoni cominciano a pestarlo: sette contro uno, calci, pugni e addirittura frustate con un cintura. Con una catena di ornamento dei jeans cominciano a picchiarlo sulla testa. Il giovane prova a difendersi come può con il casco, infatti riesce a colpire uno degli aggressori. Per fortuna le persone che si trovavano dei paraggi sono accorsi a difendere il ragazzo, mettendo in fuga il gruppo di ragazzi.
I due fidanzatini vengono portati all’ospedale San Leonardo dove vengono medicati e curati: per il giovane 15 punti di sutura al capo, una tac per escludere emorragie interne e una radiografia al braccio con la quale ha tentato di difendersi. Mentre erano li, anche un giovane del branco, colpito dal casco del fidanzatino, viene portato al pronto soccorso accompagnato dal padre. La ragazza lo riconosce e lo segnala ai genitori: per il momento l’unico degli aggressori ad essere identificato.
Le famiglie dei due fidanzatini hanno presentato denuncia e ora i carabinieri stanno indagando anche consultando i video delle videocamere di sorveglianza.
Il giorno dopo l’aggressione il padre del ragazzo ha deciso di postare sui social la foto della testa del figlio. Ancora molto scosso è stato intervistato e ha dichiarato di essere molto arrabbiato, soprattutto perché i due erano in un luogo pubblico.                                 
Il ragazzo adesso sta meglio fisicamente, ma è ancora sotto choc da quanto accaduto, soprattutto per la sua amata fidanzatina.
Ha dichiarato che probabilmente, essendo il parco in un luogo molto centrale, probabilmente è per quello che si dia per scontato che sia un posto tranquillo, quando non è così e questa storia ne è la dimostrazione. L’uomo, inoltre si è dichiarato spaventato, soprattutto per sua figlia minore, appena 15enne, frequentatrice abituale del parco. Quella domenica, c’erano solo due persone estranee ai fatti e il signor Salvatore, padre del ragazzo, ha voluto ringraziare anche loro, perché hanno sicuramente evitato una tragedia. Il padre del ragazzo, chiede appello alle forze dell’ordine affinché rendano più sicuro il parco, soprattutto perché frequentato da ragazzi.

 

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