Salernitana, tutto sul suo “arciere”. Al suo fianco perché non Orlando?

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Sospiro di sollievo in casa granata, Calaiò sta meglio e sabato prossimo contro il Venezia dovrebbe scendere tranquillamente in campo dal primo minuto. Sostituito a Livorno da Gregucci dopo appena 13 minuti per un risentimento muscolare, l’ex attaccante del Parma ha fatto tremare un po’ tutti. D’altronde le 37 primavere trascorse e l’assenza dai campi di gioco per quasi sei mesi, andava pur scontata. Fortuna con il minor danno possibile, con Calaiò pronto a tornare a guidare l’attacco della Bersagliera. Perché la Salernitana ha un bisogno disperato di reti, e l’arciere sembra il prototipo pronto uso più adatto in questo momento. Esperienza e fiuto del gol, necessario per superare questo momento di crisi e rilanciare la Salernitana quantomeno ad una salvezza tranquilla senza ipotetici coinvolgimenti nella zona play out. Al suo fianco non ci sarà Jallow, squalificato, ma magari uno tra Rosina ed Orlando, attesa la scarsa vena realizzativa dei vari Vuletich e Djuric. Ecco, proprio Orlando, potrebbe essere la carta a sorpresa di Gregucci. Di professione esterno, l’ex Vicenza è stato in passato molto sfortunato per via dell’infortunio al crociato ma potrebbe trovare maggiore spazio in questo finale di stagione. D’altronde, se D. Anderson ha giocato come trequartista offensivo, lui che è un terzino destro naturale, non si comprende perché Orlando non possa essere adattato come seconda punta. Inoltre, aspetto da non sottovalutare, il classe 96 è di proprietà della Salernitana avendo firmato un contratto triennale con il sodalizio di via Allende. E giocare gli consentirebbe di valorizzarsi. In fondo, patrimonializzare significa anche questo…

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