Piano di Sorrento, indagine sui garage traversa Bagnulo: “I testimoni furono minacciati”

Ha parlato davanti ai giudici del Tribunale di Torre Annunziata Oreste Pallotta, professore associato dell’Università Federico II di Napoli, testimone chiave dell’inchiesta che ruota attorno alla costruzione di alcuni garage in traversa Bagnulo a Piano di Sorrento. Questo quanto dichiarato in sintesi da Pallotta, come rivelano i colleghi di Metropolis: “I lavori continuavano. Nonostante le plurime segnalazioni al comando dei vigili urbani e una richiesta d’incontro fatta al sindaco. Il clima intorno alla ristrutturazione del palazzo non mi era chiaro. Fui minacciato. Qualcuno mandò a dirmi che la camorra di Castellammare “non teneva le pistole tanto per tenerle”. Non avrebbero avuto paura di usarle anche contro avvocati e magistrati”.

Nei guai sono finiti per la vicenda (risalente al 2009) Francesco De Iulio e Andrea Cannavacciuolo: questi sono accusati di violenza privata con aggravante del metodo mafioso. La DDA di Napoli, inoltre, sostiene che i due provarono a costringere anche il magistrato Ernesto Pallotta, che abitava in zona, a “desistere dall’accesso agli atti presso gli uffici comunali di Piano di Sorrento per conoscere il contenuto e le prescrizioni del provvedimento autorizzatorio in relazione all’esecuzione dei lavori”.

Diversi testimoni erano rimasti sorpresi dal via vai di mezzi da lavoro in strada. Fu così che il magistrato Ernesto Pallotta decise di richiedere accesso agli atti amministrativi relativi ai lavori: fu proprio dopo questa richiesta che, secondo l’accusa, i due imputati portarono avanti le minacce. E così scattò la denuncia del professor Pallotta.

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