ANACAPRI: BARRIERE ARCHITETTONICHE – UN RAGAZZO DISABILE PORTA IN CAUSA IL COMUNE – AD APPOGGIARLO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Christian lotta per l’uguaglianza di tutti i cittadini, e lo fa in un’isola come Capri, laddove le barriere architettoniche sono di casa. L’Isola Azzurra infatti, a causa del territorio roccioso, sarebbe piena di scale e piccole stradine, decisamente ostacoli insormontabili per chi si sposta su di una sedia a rotelle. In particolare – a essere nel mirino .  sarebbero quei quattro gradini che impediscono a chi vive su una carrozzella di poter raggiungere il belvedere della Migliera, luogo simbolo di Anacapri per il suo panorama mozzafiato che affaccerebbe sul mare. Negli ultimi anni Christian avrebbe sollecitato il Comune e scritto persino Al Presidente Mattarella, e anche col il sostegno del Quirinale niente da fare: gli scalini non vengono aboliti in alcun modo. Così Christian decide di citatare in giudizio il Comune, chiedendo il risarcimento danni per il mancato abbattimento. La vicenda di Christian Durso finisce ora in tribunale: il 13 maggio si terrà a Napoli la prima udienza della causa per il risarcimento danni chiesto dal disabile al Comune di Anacapri. “Temo sia l’unico modo – spiega – per costringere l’amministrazione ad abbattere la barriera architettonica. Se dovessi ottenere dei soldi, ne devolverò metà ad associazioni impegnate al fianco dei disabili, e l’altra metà per creare un fondo a favore di iniziative contro le barriere”.
A favore del giovane anacaprese, affetto da una patologia degenerativa muscolare, si è schierata anche l’associazione Luca Coscioni. Secondo il Comune di Anacapri l’attuale situazione non provocherebbe danni a Christian. Peccato che non sia quello che pensa il giovane, che risponde: “Quei quattro gradini, impossibili da scendere per me e per qualsiasi altri disabile, negano il diritto a fruire della bellezza, calpestando il principio di uguaglianza tra i cittadini”. Il giovane ha scritto due volte al presidente Mattarella: la prima risposta fu la sollecitazione della prefettura di Napoli al Comune affinché si attuasse “ogni concreta iniziativa di sostegno” a Durso. La seconda volta dal Colle giunse una lettera a Christian rassicurandolo circa “l’attenzione che la Presidenza della Repubblica” rivolge al suo caso, invitandolo a “non scoraggiarsi” e auspicando che il problema “possa trovare positiva soluzione”.
Il Comune di Anacapri, però, malgrado una sollecitazione ricevuta un anno fa anche dalla soprintendenza alle Belle arti e al Paesaggio affinché si redigesse un progetto per la rimozione degli scalini, finora non ha risposto. Il 13 maggio se ne riparlerà in tribunale.

Il Primo Cittadino di Anacapri, Franco Cerrotta, intanto respinge le accuse, e annuncia che presto saranno fatti dei lavori. Cerrotta si difende dicendo che già da anni è attivo sul territorio comunale il progetto “Anacapri per tutti”, che si occupa dell’abbattimento delle barriere architettoniche in luoghi pubblici, ma anche in strutture private. “Sull’isola di Capri siamo stati capofila – dice il sindaco di Anacapri – nel risolvere questa problematica. Pertanto respingiamo l’accusa rivoltaci di calpestare il principio di uguaglianza tra i cittadini”. Gli organi comunali e la Sovrintendenza hanno già approvato un progetto di adeguamento con una discesa a ‘S’, pur ritenendolo peggiorativo rispetto all’estetica di uno dei belvederi più belli dell’isola. Non appena ultimato l’iter burocratico sarà dato inizio ai lavori.”

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