Sarri affonda il Chelsea -pronto Zidane

CHELSEA 0 MAN.UNITED 2

CHELSEA (4-3-3): Kepa 5,5; Azpilicueta 6 (37’ st Zappacosta sv), David Luiz 6, Rüdiger 6, Alonso 5,5; Kanté 6,5 Jorginho 6, Kovacic 5 (26’ st Barkley sv); Pedro 5 (13’ st Willian 6), Higuain 5,5, Hazard 6. All. Sarri 5. A disp-: Caballero, Christensen, Hudson-Odoi, Giroud.
MANCHESTER UNITED (4-3-1-2): Romero 6; Young 5,5, Lindelof 6,5, Smalling 6, Shaw 6,5; Herrera 7, Matic 6, Pogba 7, Mata 6,5 (31’ st Pereira sv); Lukaku 6 (28’ st Sanchez sv), Rashford 6,5 (45’ st McTominay sv). All. Solskjaer 7. A disp.: De Gea, Bailly, Dalot, Fred. ARBITRO: Friend 5,5
MARCATORI: 31’ pt Herrera, 45’ pt Pogba.
NOTE: Ammoniti Matic, Young, Rüdiger, Kanté.

A un certo punto i tifosi ospiti del Manchester United – per scherno – cantano cori invitando il Chelsea a “riprendersi Mourinho”. Un po’ per infierire verso il loro ex tecnico, un po’ per mettere il dito nella piaga. Non che – a detta del Chelsea – la FA Cup era decisiva nel determinare il futuro di Sarri (l’obiettivo stagionale resta il quarto posto, distante un solo punto). E, va detto, la reazione dei giocatori e l’atteggiamento visto in campo è stato quello giusto. Il problema è che lo United è stato più forte, più pratico, più imprevedibile. E il Chelsea, salvo spunti individuali, ha combinato troppo poco.
Solskjaer è costretto a rinunciare a Lingard e Martial, disegnando invece uno schema con Rashford e Lukaku davanti e Mata appena defilato. Per Sarri l’undici che ormai si conosce a memoria, l’unica variazione è il ritorno di Alonso per Emerson e il solito avvicendamento Kovacic-Barkley.
Primo acuto all’11’ pt con la staffilata di David Luiz che Romero può solo respingere. Sul pallone arriva Pedro, ma la sua conclusione è addosso al portiere. Poco dopo si fa vivo Hazard: fuori d’un soffio. E al 16’ pt tocca a Jorginho: lancio delizioso per Higuain, controllo da manuale, ma poi il Pipita si allarga troppo il pallone a tu per tu con Romero. Subito dopo ancora Higuain tira largo da buona posizione.
Ma la legge del calcio vuole che le occasioni sbagliate si pagano. E al 31’ pt Mata trova Pogba che sfodera un cross pennellato che Herrera devia alle spalle di Kepa. Il francese si ripete con una prodezza personale proprio allo scadere del primo tempo. Avvia l’azione verticalizzando per Rashford e la finalizza con un volo d’angelo arrivando per primo sul cross del compagno. Il Chelsea va negli spogliatoi sotto i fischi del pubblico di Stamford Bridge.
La reazione dei padroni di casa si avverte comunque in avvio di ripresa e lo United bada soprattutto a difendersi e cercare la velocità di Rashford in contropiede. Hazard irrompe in area al 19’ st e scarica verso Romero ma Lindelof ci mette la punta del piede, deviando sopra la traversa. Ma lo United è organizzato. Gioca con brio e disciplina e a ogni ripartenza fa male. Finisce con il pubblico di casa che contesta apertamente Sarri.

Le richieste di Zidane per subentrare a Sarri

londra – Confermare Eden Hazard e più di 200 milioni di euro da spendere sul mercato. Sono queste le condizioni che Zinedine Zidane avrebbe posto alla dirigenza del Chelsea per diventare l’allenatore della squadra in caso di esonero di Maurizio Sarri. L’ultima indiscrezione del Sun aggiunge altri particolari sul futuro della panchina del Chelsea: l’ex tecnico del Napoli, dopo la sfida di ieri sera con lo United, si giocherà la permanenza contro il Manchester City (domenica nella finale di Coppa di Lega). Fra le altre condizioni dettate da Zidane, anche quella di avere voce in capitolo delle scelte di mercato che al Chelsea sono solitamente affidate all’amministratore delegato Marina Granovskaia, braccio destro del presidente Roman Abramovic. Al momento, comunque, fra l’ex tecnico del Real e il Chelsea non ci sarebbe ancora alcun accordo.
FA CUP – Ottavi – Venerdì: Queens Park Rangers-Watford 0-1. Sabato: Brighton-Derby 2-1, Wimbledon-Millwall 0-1, Newport-Manchester City 1-4.
Domenica: Bristol-Wolves 0-1, Doncaster-Crystal P. 0-2, Swansea-Brentford 4-1. Ieri: Chelsea-Manchester United 0-2. Quarti: 16 marzo.
fonte:corrieredellosport

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