Napoli,Addio a Mertens -Giuntoli chiodo fisso per Lozano ma per Ancelotti il sogno è il messicano Rodriguez foto

 

E verrà l’estate, ed esploderà il caldo, sarà rovente, torrido, come conviene a ogni mercato: e ci sarà da sudare, sempre, inseguendo il talento come rabdomanti. La via del gol andrà battuta sistematicamente, perché c’è un’età che avanza per chiunque, e strade nuove da battere, e Cristiano Giuntoli, mica per caso, si è sistemato in Olanda con la testa e con il pensiero, scrutando un calcio che gli piace assai, lasciando che i suoi osservatori buttassero giù quintali di relazioni su quell’universo sempre calcisticamente soleggiato.

E UNO. La lista è largamente dominata da Hirving Lozano (24 anni a luglio), messicano che incanta, ipnotizza, stordisce e che però costa una quarantina di milioni di euro e una fila di corteggiatori che metà bastano: sarà dura, forse persino durissima, riuscire a convincerlo, anche se sono cominciate da un bel po’ le manovre di avvicinamento, con la benedizione di Ancelotti che sul ragazzo si è già espresso. Il sogno impossibile si chiama James Rodriguez (28 a luglio e uno stipendio da nababbo), che resta lì, perché non si sa mai come possa buttare tra quattro mesi.

E POI DUE. Ma nel Psv c’è materiale umano di primissima scelta, attaccanti sfuggenti che sanno puntare l’uomo e l’area, che partono dalle corsie e chiudono come piace a Giuntoli o anche centrocampisti offensivi : Gaston Pereiro (24 a giugno) è uruguajano, ha messo assieme una trentina di presenze stagionali e undici reti (sei meno di Lozano), nasce trequartista e può anche finire come esterno alto o rifinitore, dunque un modello eventualmente da plasmare e comunque da studiare.

SEMPRE LI’. E Steven Bergwijn (22 a ottobre) ha dalla sua una carta d’identità che invoglia, non solo la rapidità di corsa e di pensiero che lo lasciano catalogare come un prospetto degno di attenzione: ventinove partite complessive, dieci reti e una capacità di tener palla che intriga e induce a riguardarlo ancora, nonostante una valutazione già mostruosa, che oscilla poco sono i trenta milioni di euro.

OPPURE. Il Napoli con Giuntoli non ha mai buttato niente del lavoro accumulato negli anni e a volte certi profili tornano: nel periodo in cui le missioni erano concentrate innanzitutto per vedere l’Ajax (piaceva da morire Klaassen ma emerse quasi dal nulla Arkadiusz Milik), nel data base del diesse ci è finito Kasper Dolberg, che ha cominciato ragazzino e ora ha semplicemente ventuno anni (22 a ottobre). E’ un centravanti danese modernissimo, che s’impone mica solo perché biondissimo: due stagioni fa sbancò, segnando ventitré gol, poi qualche acciacco e un rallentamento fisiologico ne ha rallentato l’evoluzione e l’hanno costretto a nove reti. Ma adesso sta di nuovo a certi livelli: ne ha fatti dieci e non ha neanche giocato così tanto. E il Napoli continua ad essere attratto da quest’arancia meccanica.

fonte:corrieredellosport

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