Meta , Sorrento. Lettera choc di Susanna Barba sul sindaco di Meta Peppe Tito

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Meta , Sorrento. Lettera choc di Susanna Barba sul sindaco di Meta Peppe Tito . L’avvocato Susanna Barba prima assessore con Tito, poi passata consigliere di minoranza indipendente, è stata praticamente la più attiva a contrastare l’attuale sindaco che punta a ricandidarsi .
Cari Concittadini,
è trascorso un po’ di tempo senza che intervenissi nel dibattito politico perché si avvicinano le elezioni amministrative (si voterà a maggio) e prima di dire la mia ho voluto capire quali fossero il livello della discussione e i protagonisti. Questo per sviluppare un ragionamento serio su questi cinque anni di amministrazione con la speranza che possa servire a evitare che i prossimi cinque possano essere addirittura peggiori di questa consiliatura.
In primo luogo è chiaro che tutti gli attori in campo discutono soltanto di posti e poltrone col carico di agevolazioni e prebende che ne derivano per chi va ad occuparle. Per questo la lotta è serrata nonostante si cerchi di mascherarla ai vostri occhi.
Quelle che non emergono, anzi mancano, sono le idee nuove per il futuro del nostro Paese, idee che si possono elaborare soltanto partendo da un’autocritica severa e obiettiva da parte di chi ha governato in questi anni analizzando i risultati ottenuti e i progressi che avremmo dovuto compiere sotto tutti i punti di vista e che invece non abbiamo fatti!
La discussione verte invece su accordi, intese, manfrine che nascono e abortiscono senza che qualcuno si soffermi mai a ragionare sulle ragioni per le quali ci si candida ad amministrare il Comune, cioè la cosa pubblica che, mi sembra, sia l’ultimo dei loro pensieri.
Non è un caso che anche le cronache di questa vigilia elettorale non entrano nel merito delle tante questioni che meriterebbero di essere approfondite! Anzi estromettono deliberatamente la mia persona e il lavoro che ho fatto e che, senza presunzione, ha rappresentato l’unico argine all’opera della maggioranza per tentare di far rispettare le regole, di attuare la trasparenza nelle scelte e negli atti, di privilegiare l’interesse pubblico rispetto a quello personale! Non è stato facile, ve lo assicuro, e per questo mi onoro di essere un interlocutore difficile, scomodo!
La mia storia amministrativa è nota: cinque anni fa accettai la candidatura nella lista del sindaco Giuseppe Tito e conseguii una più che brillante affermazione elettorale, la testimonianza di stima e di fiducia da parte vostra che ho cercato di onorare sino a quando ho fatto parte della maggioranza ed ho ricoperto la carica di assessore e, successivamente, all’opposizione. Quello che non avevo compreso e che mi è apparso chiaro con l’evolversi della vicenda politica, è che la mia candidatura è stata strumentalizzata ad uso e consumo di Tito e del suo entourage che già avevano in animo di mettermi fuori dai giochi, come di fatto è avvenuto, una volta incassato il risultato elettorale. Questo per il mio essere una persona coerente e indisponibile ad assecondare iniziative o progetti di dubbio interesse generale o produrre atti che non ritenevo adeguati e in qualche caso anche corretti sul piano amministrativo.
Per questo il Sindaco mi ha estromesso dalla giunta e dalla maggioranza erigendo con i suoi fedelissimi un muro utile solo ad isolarmi e a impedirmi di esercitare la mia funzione. Non mi sono lasciata impressionare e in questi anni, da sola, ho cercato di fare la mia parte nel rispetto di Voi Metesi in primo luogo.
Quello che è accaduto lo abbiamo vissuto insieme, la personalizzazione del modo di amministrare è stata la causa di tanti problemi, alcuni dei quali anche molto gravi, di cui si è discusso poco o nulla anche da parte di chi istituzionalmente avrebbe avuto il dovere di farlo.
E’ prevalsa la linea del “volemose bene” a qualunque costo e oggi ne raccogliamo i frutti, nel senso che questa ipocrisia politica se ha consentito a tanti di perseguire i propri obiettivi, nello stesso tempo li ha messi letteralmente fuori gioco nella creazione di una vera alternativa al Sindaco e all’Amministrazione uscente col risultato che a farne le spese sono stati e saranno soltanto i Cittadini di Meta.

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