Vico Equense, diverse opere abusive presso immobile di via Alberi: Comune ordina demolizione

Il Comune di Vico Equense si muove per contrastare l’abusivismo edilizio sul territorio. Nel dettaglio, si parla di un’ordinanza di demolizione e ripristino allo stato dei luoghi per dei lavori presso un immobile di via Alberi portati avanti senza i permessi necessari. Parte di questi erano stati già riscontrati nel 2001, e si parla di:

“realizzazione di una struttura in c.a. costituita da due livelli di cui il primo, un solaio
poggiante al lato valle su 4 pilastri e a monte sul terrapieno; il secondo, un solaio sorretto da 8 pilastri e
addossato al muro di contenimento del terrazzamento sovrastante”;

“continuazione dei lavori sul manufatto sottoposto a sequestro in data 23/07/2001, consistenti
nel completamento della struttura, non ancora ultimata all’esterno in quanto mancante di infissi esterni,
ringhiera di protezione ed intonaco ai pilastri a valle”;

“Nuovo fabbricato in calcestruzzo cementizio armato, di dimensioni
complessive di mt. 12.00 x mt. 8.00 (100 mq. circa). Il piano a quota del terrazzamento agricolo si presenta
ultimato all’interno di tutte le opere di finitura a meno degli infissi interni, adibito ad uso residenziale e
suddiviso nei vari ambienti di altezza interna pari a mt. 2.90. Il prospetto lato valle è fornito di piccolo
terrazzo-balcone di dimensioni mt. 12.00 x mt. 1.30 con i tre relativi vani balcone, mancante della sola
ringhiera di protezione. L’esterno della costruzione si presenta ancora mancante degli infissi esterni e
dell’intonaco ai pilastri lato valle nella zona inferiore. Sotto il piano a quota del terrazzamento agricolo,
risultano eseguite le sole opere di fondazione e i pilastri di sostegno al realizzato soprastante piano”.

Altri lavori senza permessi sono stati riscontrati successivamente, come:

“- Intensa demolizione di roccia calcarea affiorante (ancora visibile) ed asportazione di terreno vegetale al fine di ricavare la superficie utile ad unico livello non ancora ultimata;
– Realizzazione di pareti perimetrali di chiusura su tre lati nei tratti compresi tra i pilastri isolati di sostegno dell’abitazione sovrastante, con utilizzo di blocchetti in lapil-cemento dello spessore di cm. 30 intonacate nella faccia esterna con intonaco rustico; il nuovo ambiente definito ha dimensioni in pianta di mt. 11.40 x mt. 5.30 = mq. 60,42 ed altezza utile per la parte di calpestio già definita in cls pari a mt. 3.00. All’interno la maggior parte della roccia risulta ancora presente; il calpestio in cls risulta definito solo per una fascia di larghezza media pari a mt. 1.30; nello spigolo DX è stato montato un termocamino il quale è dotato di canna fumaria in acciaio del diametro di circa mm. 300 la quale è ancorata alla parete esterna del fabbricato superando la copertura dello stesso;
— Al prospetto principale (lato valle) vi è un vano ingresso dotato di infisso precario di mt. 1.40 x mt. 2.40; sulla stessa facciata inoltre sono stati predisposti due vani finestra murati dal lato interno rispettivamente di mt. 1.40 x
mt. 1.60 e mt. 1.25 x mt. 1.50;
— Al prospetto laterale dove si trova la scala esterna di collegamento tra i due livelli, predisposizione di altro
vano finestra, sempre murato dalla parte interna, di mt. 1.25 x mt. 1.50”.

Ecco perché il Comune si è attivato ordinando la demolizione e il ripristino allo stato dei luoghi.

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