Sorrento continua protesta NCC su legge. Non potranno stare neanche a Positano

Sorrento continua protesta NCC su legge. Non potranno stare neanche a Positano . In pratica dovendo rientrare subito nel proprio garage, sarebbe illegale una loro sosta anche a Positano, fra due province Salerno e Napoli, ci sono due territori turistici di grande impatto come la Penisola Sorrentina e Costiera amalfitana. Insomma molto restrittiva la legge e si rischia una guerra come fra Gragnano e Castellammare.
Non confondiamo però con i taxi. Nel mirino degli imprenditori e degli autisti Ncc c’è quella norma che rischia di entrare in vigore da subito e che secondo i diretti interessati rischia seriamente di far calare la serranda a ottantamila imprese in tutt’I-talia. Centinaia si trovano in penisola sorrentina, da Vico Equense a Massa Lubrense. In totale, nella Terra delle Sirene, ci sono un migliaio di titolari di licenze per noleggio con conducente che sperano che il governo possa fare dietrofront e scongiurare danni per l’economia del settore del trasporto privato.

sull’articolo 29/1 quater legato al decreto legge 22 del 2018. Si tratta di una predisposizione sospesa nel 2008, per dieci anni, quando fu inserita nel milleproroghe. Dato che il governo del cambiamento non intende per ora prevedere un rinvio della legge o lo stop all’entrata in vigore, gli Ncc (noleggio con conducente) sono in subbuglio. A detta dell’associazione noleggio con conducente della Campania, «si determinerà una burocratizzazione eccessiva dell’attività, sproporzionata, oltre che inutile e illogica, ai fini del raggiungimento dello scopo prefissato dal governo. Ritornare nel proprio garage a ogni corsa non solo è fuori ogni sano criterio economico, ma si aumenta traffico e inquinamento, e non si capisce perché si voglia far entrare in vigore questo provvedimento assurdo e incomprensibile».

La rivolta

Dopo le querelle sorte ad esempio tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana per l’introduzione del ticket d’accesso – questione riguardante esclusivamente Positano, pendevano ricorsi di massa al tribunale amministrativo regionale – adesso il fronte di battaglia si è spostato su un altro aspetto differente, forse più importante. Quello che solo il governo gialloverde potrebbe risolvere fermando la legge cosiddetta anti-Ncc. Ma i margini di manovra appaiono risicati.

Imprese a rischio

Stando a ciò che afferma l’associazione nazionale Ncc, ci sono a rischio ottantamila aziende di trasporto privato. Ennesima protesta contro il governo e nessuna marcia indietro sulla legge anti-Ncc.

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