Sanremo. Cachet dei conduttori un po’ troppo alti viste le condizioni in cui riversa l’Italia

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    Sanremo, il festival per eccellenza della musica Italiana, viene contestato dai nostri concittadini per due motivi precisi: il primo è che i conduttori Claudio Baglioni, Claudio Bisio e Virginia Raffaele rispettivamente prenderanno, almeno stando al precontratto, che non è il contratto definitivo, 700.000 euro, 450.000 euro e 350.000 euro. E non sono proprio spiccioli, soprattutto se vogliamo prendere in considerazione l’andamento dell’Italia in quest’ultimo periodo, dove il ceto medio è andato a sminuirsi sempre di più nel corso dell’ultimo ventennio. Tantissime persone sono sotto la soglia della povertà e vedere che per un festival di musica, seppur bisognerebbe chiamarlo IL Festival, si spenda così tanto non fa di certo bene, soprattutto a chi non riesce ad arrivare nemmeno a fine mese. Magari buona parte dei soldi sarebbe potuta essere gestita diversamente. Il secondo motivo è politico e vi spiego perchè. Già abbiamo visto che ci sono state le prime uscite in politica da parte di alcuni personaggi noti e non bisognerebbe contestare questo in sè, in quanto tutti siamo liberi di esprimere la nostra opinione e le nostre idee in politica, rispettando quelle degli altri, tuttavia trasformare un Festival di Musica in una manifestazione politica non mi sembra proprio opportuno. La musica è un’arte e dovrebbe essere rispettata in quanto tale, Sanremo è il festival d’eccellenza dell’arte della musica italiana e non dovrebbe essere manovrato dalla politica, nè utilizzato a fini politici. La politica entra dappertutto, in qualunque campo ed in qualunque settore e se si rovina uno show che nulla ha a che vedere con la politica, appunto per la politica stessa, siamo all’apoteosi. Il festival sarà trasmesso su Rai 1 da martedì 5 febbraio a sabato 9 febbraio.

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