Percorso meccanizzato a Sorrento, in un silenzio assordante, il Sindaco impone la sua soluzione.

Nonostante vari clamori circa quella che si prospetta essere la prossima realizzazione dell’opera, una parte della cittadinanza continua ad essere molto scettica. Chiedendo con concretezza vari chiarimenti circa le decisioni prese a sorpresa da parte del Primo Cittadino con la Delibera di Giunta di fine  anno.

 Sorrento – Probabilmente d’ora innanzi sarà la Delibera di Giunta n.357 al centro delle varie discussioni circa la realizzazione del percorso meccanizzato tra il parcheggio Achille Lauro- Porto Marina Piccola, che a quanto sembra inizia il suo iter verso una soluzione definitiva. Un tema che, in assenza  di una Opposizione attenta  in Consiglio Comunale,  continua tuttavia ad incrementare una serie di polemiche tra quella parte di cittadinanza che non condivide affatto il metodo usato dai vertici dell’Amministrazione comunale per concretizzare dopo anni un tale ambizioso obbiettivo. Varata il 28 dicembre scorso la  Delibera di Giunta, avente per oggetto:”Attuazione  programma  di interventi  di mobilità sostenibile  nelle costiere  amalfitana  e sorrentina  – prima fase – protocollo d’intesa  del 02/08/2017. Prosieguo.”,nella relazione  istruttoria redatta dal Dirigente del III Dipartimento, Ing, Alfonso Donadio, tra le  conclusioni ,proposte dal Sindaco Cuomo alla Giunta affinché vengano approvate, si evidenzia che “tra gli interventi prioritari, individuati nel Protocollo d’Intesa, sottoscritto  dai sindaci convenuti presso la Presidenza regionale il 02 agosto 2017,che registrò anche la partecipazione  qualificata di ACaMIR” (Agenzia Campana Mobilità, Infrastrutture e Reti deputata alla pianificazione, monitoraggio, integrazione del trasporto pubblico locale)  fu stabilito che “a sostegno della mobilità sostenibile  nelle costiere amalfitana sorrentina  e le attività progettuali che la Regione Campania si impegna a finanziare  rientra  l’intervento “F”  denominato “Collegamento pedonale  meccanizzato con Marina Piccola  di Sorrento”. Per un costo pre gara  di 16 milioni di euro di cui ammesso ai fondi FSC 8 milioni di euro, consiste  nella realizzazione di un percorso pedonale attrezzato (percorso ettometrico) per il superamento del dislivello tra il Porto di Marina Piccola  ed il centro abitato, inteso quale  immediate vicinanze  della stazione  ferroviaria EAV ex Circumvesuviana.” In tal contesto il Comune di Sorrento  confermò l’interesse  alle opere oggetto   del medesimo Protocollo “relative al proprio territorio e l’impegno a porre in essere , per quanto di competenza  tutte le attività propedeutiche  e preliminari alla realizzazione degli interventi.” Si precisa inoltre che “il sostegno istruttorio all’iniziativa infrastrutturale  è stato elaborato dal soggetto attuatore  ACaMIR che ha  già condotto l’analisi  di una prima strategia  d’intervento del piano di mobilità costiera, nella quale  ha fissato  gli interventi prioritari. “Pertanto, si evidenzia nella suddetta relazione, “al fine di garantire  il rispetto dei tempi dell’iter amministrativo e le relative  formalità  si è reso necessario predisporre  pertinente e conseguenziale accordo tra l’Ente comunale  e l’AcaMIR.” – Nello stesso tempo si fa presente che per tale progetto, con apporto  di capitali privati, sono state presentate  al Comune di Sorrento ulteriori proposte. Nello specifico , in data 23/11/2016 con la Società Co.Meta , società cooperativa consortile con sede a Milano ed in data 26/11/2018 dalla S.C.E. Project Srl, anch’essa  con sede a Milano. Proposte  che “si innestano nel percorso della seconda procedura  amministrativa,  prevista dal legislatore,  per la realizzazione  di progetti di Finanza di Progetto ossia  indicata  dal comma 15 in poi dell’Art. 183 del Codice.” Entrambe rigettate.

Viene inoltre specificato che la scelta dell’Amministrazione  Comunale si inquadra , al contrario,  nella parte  della specifica  disciplina  che va  dal 1° al 14° comma  dell’Art. 183 del Codice  che contempla  la possibilità di diretta elaborazione  del progetto dell’intervento nella sua caratterizzazione primordiale di fattibilità, per poi attivare  conseguentemente  le successive  altre fasi fino  alla realizzazione  ed alla concessione  in regime di partenariato pubblico-privato. Percorso tecnico amministrativo già ben delineato con l’approvazione della Delibera di Giunta  n. 177 del 01/06/2017. Provvedimento del quale occorre tenere conto anche alla luce  del consistente  apporto economico pubblico di cui l’Ente si farà carico nell’ambito della finanza di progetto, ovvero 8 milioni di euro a patto e condizione , in ogni caso che l’importo risulti contenuto nella percentuale del 49% del costo complessivo, in ossequio al comma 6 dell’Art. 180 del vigente Codice dei Contratti. A tale proposito  va segnalato che l’ambito d’azione dell’’Amministrazione comunale si è prefissata e quello della possibile realizzazione dell’intervento con affidamento al soggetto ACaMIR, quale figura  di soggetto attuatore  nonché beneficiario cui assegnare  le risorse della programmazione FSC 2014-2020 a valere sulla delibera CIPE n. 26/2016, relativo al Patto per lo Sviluppo della Regione Campania.  In data 02/10/2018, è stata predisposta  la convenzione  tra il Comune di Sorrento e documento preliminare  alla progettazione, attività che  per la sua  sottoscrizione presuppone l’inesistenza di percorsi procedurali diversi da quello intrapreso dall’Amministrazione e con esso confliggente. – La scelta diversa   operata dall’Amministrazione Comunale , ovvero mediante l’individuazione  della procedura  amministrativa  di cui all’art. 183, commi 1 e 14 del Codice degli Appalti, anziché di quella introdotta  dal comma 15 del medesimo Articolo, costituisce una tipica manifestazione di discrezionalità amministrativa nella quale  sono riconducibili le valutazioni in ordine  all’esistenza di un interesse  pubblico alla realizzazione dell’opera da proseguire attraverso una procedura  di diretta  elaborazione a mezzo del Soggetto Attuatore del progetto di fattibilità e sue  eventuali successive  quanto consequenziali  determinazioni in ordine  alla programmazione  triennale  delle opere pubbliche ancora si ritiene  che essa risponda  maggiormente  all’interesse pubblico da perseguire e sia peraltro coerente  con  gli atti e provvedimenti già in essere, quale la  convenzione sottoscritta in data  02/08/2017 tra la Presidenza Regionale  ed alcuni sindaci  della costiera sorrentina amalfitana tra cui lo stesso Sindaco di Sorrento.

Indicando le suindicate determinazioni come presupposto per la materializzazione dell’accordo con ACaMIR, già predisposto ed in attesa di sottoscrizione. Accordo, da quanto riportato da vari organi di stampa, sembrerebbe essere già stato firmato  il 15 gennaio scorso.

Una soluzione che,oltre a sorprendere, lascerebbe intendere quello che potremmo definire senz’altro una sorta di disinteresse da parte dei vertici dell’Amministrazione comunale in un coinvolgimento diretto nella realizzazione del progetto. Un atteggiamento che capovolge totalmente quanto stabilito sinora provocando un certo malumore, non soltanto tra gli addetti ai lavori, che siamo costretti a riportare. Sebbene non vi sono stati mai dubbi circa l’orientamento da parte dell’Amministrazione comunale di favorire i privati, nella realizzazione dell’opera, nessuno mai si aspettava una tale inspiegabile strategia. Finanche tutta la complessa e duratura attività investigativa, relativa alla capacità da parte del Comune di finanziare la restante somma da aggiungere agli otto milioni di finanziamenti pubblici già assicurati da tempo dalla regione Campania, si è rivelata soltanto una grossa presa in giro per gran parte della cittadinanza  e dall’altra parte anche per le  varie società che si erano rese disponibili con loro capitali alla realizzazione dell’opera. Uno scenario che vede la progettazione e le successive decisioni relativamente alla gestione ad ACaMIR  circa il quale la cittadinanza è stata tenuta completamente all’oscuro. Un percorso, quello del project financing, che a quanto sembra, e come indicato dalla Delibera di Giunta del 28 dicembre 2018, il Sindaco Cuomo aveva già deciso di intraprendere da oltre due anni! Come mai si è perso tanto tempo e si è focalizzata la discussione pubblica su un elemento già deciso?

Il punto di domanda di fronte al quale una gran parte della cittadinanza deve pretendere una risposta! Non solo! Per due anni il Sindaco ha lasciato in sospeso il project financing presentato da vari gruppi di imprenditori locali ,ma poi di recente, probabilmente impossibilitato a perseguire questa strada, li ha bocciati e ha preferito delegare ogni tipo di scelta ad ACaMIR, l’Agenzia della Regione Campania. Non si capisce neanche il motivo per il quale ultimamente non è stata presa in considerazione la proposta nascente di Aponte/albergatori. Imprese della penisola sorrentina, impegnate a garantire al territorio una certa prelazione in merito alla sua mobilità.

Con l’accordo ACaMIR tramontano quindi tutte le possibilità di realizzazione e gestione dell’opera da parte del Comune, come proposto invece dalle associazioni locali, dalle Opposizioni e finanche dal Gruppo “Il Ponte” e dal  suo leader Mariano Pontecorvo, nonché dall’ex sindaco Marco Fiorentino che si sono da sempre dichiarati a favore dell’intervento pubblico nel realizzare la struttura. In particolar modo  per il valore e l’incremento che una tale opera potrebbe produrre sull’economia locale. Ebbene anche tali autorevoli voci, su cui la cittadinanza faceva affidamento, sembrerebbero, dopo lo strappo del Sindaco, messe all’angolo e tacere ,in modo non tanto inspiegabile. Tuttora rimane incomprensibile la rinuncia ad una gara di progetto tecnico/economico. Nonostante la complessità e la delicatezza dell’argomento coloro che ancora si aspettavano un confronto sia  in Consiglio Comunale che con gli operatori turistici, le associazioni di categoria, ma soprattutto con la cittadinanza, ancora una volta sono stati, oltre che sorpresi ,irrimediabilmente delusi. Togliendo  in tal modo  qualsiasi possibilità di discussione circa una soluzione vantaggiosa, per il territorio sorrentino, da incidere in modo sostanziale sulla bozza di convenzione per la futura gestione degli impianti. Ovvero i prezzi di accesso, orari, tipo e qualità del servizio, periodo di apertura, agevolazioni ai cittadini sorrentini ed i vantaggi per l’Amministrazione. In particolare la regolamentazione degli accessi al porto di altri mezzi di locomozione e la chiusura del centro storico. Con l’attuale accordo ora è tutto delegato all’ACAmIR. Perché tali rinunce?

Con una Delibera di una Giunta a questo punto, da più parti, ritenuta incompleta, il Sindaco ha demandato ogni tipo di decisione ad una Società tecnica della Regione Campania, con il reale rischio, considerato i tempi stretti in cui ora ci si trova, di perdere ancora una volta un contributo pubblico per realizzare tale importante opera. Lasciando quasi intendere, dopo una inspiegabile odissea, che tale potrebbe essere il vero obbiettivo. Di fronte a quella che si potrebbe definire una  strana ed anomala soluzione  la Città  merita senz’altro risposte chiare e precise. E’ tempo che qualcuno in modo ragionato si prenda la responsabilità di darle. – 21 gennaio 2019 – salvatorecaccaviello.

 

 

 

 

 

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