L’Orologio dell’Apocalisse fermo nel 2019, ma l’umanità è ancora qui

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Secondo la Federazione degli scienziati atomici, quella della scorsa notte sarebbe stata la famosa mezzanotte dell’orologio dell’Apocalisse, ideato nel 1945  per scandire il tempo che l’umanità ha davanti a sé.

Stamattina siamo qui a scrivere di questo, quindi, anche questa volta non è arrivata la fine del mondo.

Nel 1947 questo orologio ideale è aggiornato ogni anno e il 24 gennaio scorso il consiglio di 20 esperti chiamati a regolarlo ha deliberato che all’umanità restano appena due minuti, proprio come era accaduto nel 2018 e nel 1953.

“E’ la terza volta che l’orologio è stato impostato così vicino a una catastrofe globale”, ha osservato Rachel Bronson, presidente e direttore esecutivo dell’organizzazione, in una conferenza stampa a Washington.

Secondo quanto riportato dal sito di “Ansa.it” questo è accaduto per la prima volta nel 1953 al culmine della guerra fredda, con i test nucleari condotti da Unione Sovietica e Stati Uniti; la seconda volta è stata nel 2018, dopo le notizie sui test nucleari della Corea del Nord e in seguito alle crescenti preoccupazioni relative al cambiamento climatico.

Nella prima indicazione, del 1947, l’avvio della guerra fredda aveva fatto spostare le lancette a 7 minuti alla mezzanotte: nel 1949 le lancette erano slittate in avanti di quattro minuti per l’aggravarsi della situazione in seguito con l’acquisizione delle armi nucleari da parte dell’URSS.

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