Ischia , arrivano gli Sciò noti imprenditori del turismo di lusso

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Cambio della guardia al Mezzatorre di Forio, nel trentesimo anniversario della sua fondazione. Dalla famiglia De Lorenzo la gestione della struttura, che compare nella top ten mondiale dei resort di lusso, passa in questi giorni alla Pellicano Hotels, la holding della famiglia Sciò, noti imprenditori internazionali del turismo da decenni attivi sul mercato delle vacanze di lusso. Inglesi, americani, tedeschi e francesi i vacanzieri a cinque stelle sui quali puntano i nuovi gestori del Mezzatorre. Mercati tradizionali per gli Sciò, se si guarda agli altri due gioielli italiani di famiglia, e cioè il Pellicano di Porto Ercole e la Posta Vecchia di Palo Laziale. È un investimento importante, quello della famiglia Sciò, perchè evidenzia il rinnovato interesse degli imprenditori internazionali a puntare su Ischia per rilanciare il brand di lusso e perchè arriva mentre restano ancora aperte le ferite del terremoto.
L’ACCORDO
L’accordo fra Alessandra e Ferruccio De Lorenzo (figli dell’ex Ministro Francesco) e soci, e la famiglia Sciò venne chiuso nell’ottobre scorso, ma diventerà operativo solo fra qualche giorno, a partire dal prossimo primo febbraio. «Apriremo ufficialmente la stagione turistica al Mezzatorre, con l’inaugurazione che si terrà il 18 aprile, a trent’anni dalla costruzione di questo meraviglioso albergo» annuncia Marie Luise Sciò, Ceo e direttore creativo della holding. «La famiglia De Lorenzo ha creato a Forio sul promontorio di Zaro un vero e proprio gioiello di qualità ed eleganza che in queste settimane provvederemo a rendere ancora più accogliente, nel solco della tradizione italiana. Avvieremo un ampio processo di rinnovamento gestionale nello stile che ha caratterizzato il decennale lavoro del nostro fondatore Roberto Sciò, con l’obiettivo – continua – di mantenere il Mezzatorre nell’olimpo dei più grandi alberghi italiani e del mondo».
A scoprire il Mezzatorre e a intuirne le grandi potenzialità sul mercato turistico internazionale è stato però Harry, il fratello di Marie Luise ed attuale responsabile dell’area che si occupa della programmazione e dello sviluppo della Pellicano Hotels. Il team di esperti al suo comando è già in azione fra Roma – dove c’è la sede operativa del gruppo – e Ischia per avviare i complessi ingranaggi gestionali ed operativi. Non c’è solo la ordinaria amministrazione infatti. Molto dipenderà nella prossima stagione turistica, dal grado di penetrazione nei mercati internazionali delle vacanze di lusso con il nuovo brand made in Ischia. «Siamo italiani ma con quel tocco di savoir-faire internazionale che ci consente di proporci al meglio, incarnando l’ideale della Dolce Vita rivisitato in chiave moderna. Lo stile del Mezzatorre sarà dunque sviluppato attraverso un sapiente equilibrio di contrasti, per valorizzarne l’eleganza e soprattutto l’italianità» aggiunge la Ceo.
LE NOVITÀ
Marie Luise ha avuto modo di visitare anche la Colombaia del regista Luchino Visconti. La villa sorge al confine con il Mezzatorre, laddove alberi di alto fusto, pini e macchia mediterranea digradano verso il mare e offrono lo spettacolo di una delle coste più belle dell’isola. «È una villa magica – afferma Marie Luise – ma al momento anche se sappiamo che il Comune intende cederne la gestione a privati, l’ingresso nella Colombaia non rientra fra i nostri obiettivi. Il territorio è importante al pari della struttura che andiamo a gestire, per questo ci auguriamo che anche la Colombaia possa tornare ad essere un polo di attrazione e di interesse culturale». Al lavoro dunque, per utilizzare i prossimi due mesi affinando quella che sarà la nuova organizzazione gestionale. In pensione l’espertissimo direttore Giovanni Sirabella, dalla Toscana è stato chiamato a gestire l’albergo per conto della Pellicano l’ischitano Massimo Patalano, giovane e rampante direttore che ha accettato con entusiasmo questa importante sfida. E con essa anche un ritorno sull’isola che non rientrava nei suoi programmi. Non cambierà invece lo staff dell’albergo e così, salvo qualche piccolo rinforzo nei vari settori, viene anche riconosciuto come buono il lavoro svolto negli anni precedenti.

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