Castellammare – Sorrento l’inferno del Viadotto. Gallerie chiuse senza preavviso e ieri pure incidente. Montano proteste

Castellammare – Sorrento l’inferno del Viadotto. Gallerie chiuse senza preavviso e ieri pure incidente. Montano proteste iadotto e gallerie chiuse senza preavviso, code chilometriche tra la penisola sorrentina e l’imbocco dell’autostrada a Castellammare. Il tratto incriminato riguarda ancora una volta il ponte San Marco e le gallerie che lo precedono per chi arriva da Sorrento verso Napoli, ovvero Privati e Gragnano. Ieri mattina la chiusura di tutto il tratto della statale sorrentina, fino all’imbocco con il raccordo di Castellammare ha lasciato pendolari, residenti e turisti per ore fermi nel traffico. Secondo la viabilità ordinaria decisa da Anas, titolare del tratto di strada e società che ormai da ottobre a singhiozzo sta realizzando opere di messa in sicurezza del San Marco, le gallerie dovevano essere regolarmente percorribili, con il viadotto aperto solo in direzione Napoli. Non è stato così e il motivo, a parte i responsabili del cantiere, non lo conosce nessuno.
LA POLEMICA
«Abbiamo mandato una lettera in Prefettura per chiedere che vengano rispettati gli accordi e il cronoprogramma delle opere da parte di Anas – sbotta il comandante dei vigili di Castellammare Alfonso Mercurio – neanche noi eravamo a conoscenza di una chiusura durata fino alle 14». A farne le spese sono stati gli automobilisti. «Alcune squadre di vigili erano impegnate ieri in altre attività sul territorio – prosegue Mercurio – ritrovarci con il centro cittadino paralizzato dal traffico ha messo anche noi in difficoltà». Dai comuni dei Monti Lattari fino al viale Europa a Castellammare e poi ancora proseguendo verso il raccordo (percorso obbligato quando il viadotto è chiuso) auto a passo d’uomo. Solo dopo le 14 la situazione è tornata alla normalità, con il ripristino del traffico sia nelle gallerie che sul viadotto. Inoltre fino a stamattina è in corso la sperimentazione che riguarda il nuovo piano traffico per il ponte San Marco che prevede fino alle 13,30 la percorribilità solo in direzione Napoli; dopo un’ora circa di chiusura totale, per permettere l’inversione di marcia e il cambio della segnaletica, le auto possono attraversare il San Marco solo verso Sorrento. «I vantaggi sono enormi – conclude Mercurio – prima il rientro obbligato in città verso la Statale bloccava anche le aree nord e i rioni periferici, da lunedì invece il traffico è scorrevole grazie al nuovo senso unico».
IL TIR
Ieri mattina disagi anche verso Pompei. Panico in via Astolelle per un tir che si è incastrato sotto il cavalcavia dell’autostrada. Il traffico veicolare è andato in tilt per otto 8 ore. È stato necessario chiudere parte della carreggiata, per consentire a una ditta specializzata di tagliare il cassone e liberare il tir dall’incastro. L’intervento dei vigili urbani ha evitato che l’incidente si trasformasse in tragedia. L’urto violento, tra il tir e il ponte, ha fatto inclinare il cassone e cadere il carico – mattoni per l’edilizia – sulla strada, con il rischio di travolgere le auto in transito. Il blocco tempestivo del traffico, ad opera dei caschi bianchi al comando del colonnello Gaetano Petrocelli e del capitano Ferdinando Fontanella, ha evitato conseguenze peggiori. L’autista del tir, di Treviso, secondo la ricostruzione degli agenti municipali, per evitare di pagare la Ztl attiva nel centro storico a Pompei, si è avventurato tra le strade periferiche pompeiane, tutte con il divieto di transito per i mezzi pesanti, fino all’impatto contro il cavalcavia. «I tecnici – spiega il capitano dei caschi bianchi – non hanno riscontrato una compromissione statica conseguente all’urto violento del ponte urtato dal camion». Non è stato necessario, dunque, interrompere la viabilità sulla Napoli-Salerno.

Commenti

Translate »