Capri. Aliscafi affollati dai turisti, pendolari restano a terra. Proteste e nervosismo

Capri. Il fine settimana è stato caratterizzato da notevoli disagi per i pendolari che ogni giorno affrontano il tragitto che da Capri li riporta a Napoli o in penisola sorrentina. Quando non c’entra il maltempo ci si mettono i problemi tecnici a rendere la vita difficile. Nella giornata di ieri, ad esempio, l’aliscafo diretto a Napoli salpa regolarmente dal porto di Capri ma molti residenti e pendolari restano a terra, mentre il traghetto annulla le corse o parte con più di un’ora di ritardo per delle avarie. Siamo nel cosiddetto periodo di bassa stagione dove l’isola di Capri non è presa d’assalto da tantissimi turisti e questo garantisce ai residenti ed ai pendolari di trovare facile accesso su aliscafi e traghetti. Ma, a complicare la situazione, è stato lo sbarco inatteso di molti turisti che hanno mandato in tilt i trasporti, tanto che i passeggeri hanno organizzato una protesta simbolica sulla passerella, accompagnata da segnalazioni alle forze dell’ordine ed alla capitaneria di porto. Ma cosa è accaduto di preciso? L’aliscafo in partenza dall’isola azzurra alla volta di Capri ha esposto un cartello per segnalare il tutto esaurito, lasciando a terra tanti pendolari che non vedevano l’ora di far ritorno alle proprie abitazioni dopo una giornata di lavoro. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e le autorità che hanno cercato di riportare la calma. Ma i residenti ed i pendolari che pagano un abbonamento mensile rivendica il diritto di precedenza all’imbarco in caso di sovraffollamento. In passato c’era quella che veniva definita la quota residenti, ovvero il diritto ad un posto sull’aliscafo o sul traghetto entro 15 minuti dalla partenza. Questa opzione non è più valida o, comunque, resta in vigore solo per determinate corse. I pendolari che raggiungono Capri per lavoro, poi, a volte raggiungono la pensilina per l’imbarco all’ultimo minuto avendo orari di lavoro molto flessibili e non hanno certo piacere di dover restare ad attendere anche un’ora e più prima di imbarcarsi per poter tornare finalmente a casa. Un problema che, purtroppo, non è nuovo e, soprattutto, è di difficile soluzione. Ai pendolari non resta che armarsi di tanta pazienza confidando ogni giorno nella buona sorte.

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