Abbattimenti sulla Gragnano – Agerola

Gragnano le ruspe ritornano dopo 10 anni sull’Agerolina, lì dove nel 2009 furono costrette a fermarsi lasciando intatta la casa che fu dichiarata abusiva.

Un iter lungo e una serie di complicazioni burocratiche avevano salvato i 110 metri quadrati, edificati su una costruzione già esistente e condannati a diventare macerie già con una sentenza divenuta irrevocabile nel 2002, emessa dalla Corte di Appello di Napoli. Anche la posizione dell’appartamento ha complicato le pratiche che, diversamente, sarebbero state anticipate e l’abbattimento effettuato prima di Natale. Una doppia difficoltà e un alto pericolo idrogeologico hanno richiesto l’incarico di un superperito che, cercato dal Comune, affiancherà le operazioni dei tecnici comunali, del Rup, delle forze dell’ordine e della ditta di demolizione.

Un team che arriverà sulla Statale per Agerola entro fine gennaio, per un ripristino dei luoghi non più rinviabile. Un intero piano sopraelevato dovrà essere abbattuto e la famiglia occupante costretta a trovare una nuova sistemazione.

«L’opera da demolire consiste in una sopraelevazione a un manufatto esistente, di superficie pari a circa 110 metri quadrati, realizzata in muratura di blocchi di lapil cemento e che tale struttura risulta realizzata contro terra, pertanto la muratura a monte funge anche da contenimento della sede viaria comunale – è riportato nel verbale dei tecnici del Comune – La costruzione ricade in zona classificata P4 – “Pericolosità frana molto elevata” ed in zona R4 – “Rischio frana molto elevato”, nonché in zona classificata P3 – “Pericolosità idraulica elevata”, nonché in Zona Territoriale 1b “Tutela dell’Ambiente naturale di secondo grado” ai sensi del Put». Gragnano apre la programmazione degli abbattimenti imminenti predisposti per il 2019. Anno in cui dovranno essere demolite almeno altre 11 case, intere o in parte, ritenute fuorilegge. L’ultima, in termini di tempo, per il 2018 è stata l’abitazione di via Perillo. Un intero pia- no venuto giù, ma gestito in autodemolizione dagli stessi proprietari. Due le famiglie che hanno perso la casa e che hanno dovuto dire addio alle mura domestiche, nonostante gli appelli al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ancor più complicata è la situazione sulla Agerolina che, per adesso, sarà gestita dal Comune. E per non arrecare danni alle altre vicine abitazioni, l’ente ha deciso di chiamare in causa un professionista, esperto nel settore, stanziando la cifra di 4mila euro per il rimborso del servizio richiesto. Sarà l’ex presidente del consiglio del Comune di Torre del Greco, l’architetto Ciro Oliviero, a monitorare l’iter di abbattimento sulla Agerolina, programmato non oltre i prossimi 30 giorni.

Un inizio anno non semplice sia per i cittadini su cui aleggia l’incubo abbattimenti, ma anche per il Comune costretto ad anticipare somme importanti per il ripristino dei luoghi ordinato dalla Procura oplontina.

LA BLACK LIST DELLA CASE ABUSIVE Nel 2018 erano almeno 13 le case, intere o in parte, nel mirino delle ruspe. Una già demolita in via Perillo

DUE ITER DELLA PROCURA PER ATTIVARE LE RUSPE La casa sulla Agerolina doveva essere abbattuta già nel 2009. Arrivarono le ruspe ma l’iter fu bloccato

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