‘A menesta mmaritata

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E’ tempo di minestra maritata per il pranzo del 25 di dicembre, giorno santo, una volta immancabile su tutte le tavole dove spesso imperava il desiderio dei nonni, cultori di tale pietanza. Quella di un tempo era cucina a base di verdure miste con un brodo succulento cui si aggiungevano pezzi di carne, per lo più quelli di maiale conservata sotto sale (salsicca, sopressata, pezzenta, guanciale ed altro) che conferivano al tutto un sapore indiscusso di bontà e si lasciava cucina ed amalgamare
Piatto consumato per lo più nei periodi di Natale, Carnevale e Pasqua.
Ma spesso si derogava quando a farne richiesta era il gruppo captanato dall’antiquario Carmine Ruocco (con bottega alla via Nuova) e composto da Aldo Falivena, Alfonso Gatto, Mario Caroten uto, Castaldi , Bruno Fontana, Lelio Schiavone ed altri. Un bel giorno, quando insegnavo, una mia alunna mi comunicò che RAI2 al mattino aveva parlato di me e della minestra maritata: era Falivena che conduceva la trasmissione su quella rete e dialogava con Enzo del Pizzo del Comune di Ravello; nel corso della discussione, saputo che del Pizzo era originario di Minori, Falivena volle mandarmi tramite lui i complimenti per l’ottima mistra maritata cucinata da mio padre(Alfonso ‘o Capurale). Ora alcune signore depositarie della ricetta, quando la cucinano me ne offrone sempre un piatto conoscendo i miei gusti

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