Sant’ Agnello: Riflessione su Halloween di Marcello Aversa

Riceviamo e pubblichiamo il seguente pensiero di Marcello Aversa

Riflettendo su quello che è accaduto ieri sera, quando centinaia di bambini e non solo, riempivano le nostre strade, quasi a sfidarsi nell’interpretare nel modo più macabro la “morte”, mi sono chiesto quale è il futuro della nostra società e del nostro Paese.
Un Paese fino ad oggi invidiato e ammirato da popoli e nazioni che nel corso dei secoli hanno anche cercato d’imitare le sue “peculiarità”, sembra aver perso il suo orgoglio, allentando sempre più le sue radici.
Oggi festeggiamo Halloween, un rito satanico di origini pagane che celebrava il dio della morte anche attraverso il sacrificio di animali; con una variante tutta nostra come quella del lancio di uova, l’uso di bombolette spray e di farina.
Facciamo di tutto, affinché i nostri figli interpretino al meglio la morte, sangue scheletri e quant’altro poi, però, togliamo il crocifisso dalle nostre aule, non solo per rispettare gli altri, ma perché potrebbe disturbare la loro mente procurando angosce e paure.
Non solo, noi con Halloween gli facciamo sfidare la morte, spesso, però, allontaniamo i nostri vecchi e i nostri cari in agonia, facendoli morire in un “freddo” letto d’ospedale, per nascondere il dolore ai nostri figli.
Tutti questi cambiamenti, avvengono sotto i nostri occhi, invogliati da noi stessi e in alcuni casi anche da istituti scolastici ed amministrazioni.
Chissà se tra qualche decennio, a Natale in quella culla metteremo ancora il Bambinello o un Dio che non ci appartiene.
Ma in tutto questo, almeno domani, li portiamo i nostri figli al cimitero?

Marcello Aversa

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