Monte Faito (Vico Equense). Pino De Vivo: “Avviare una controllata potatura di alberi pericolosi, potrebbe portare un ritorno nelle casse di chi amministra la montagna” foto

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Vico Equense. “Saranno più di 30 anni che al Monte Faito non avviene una controllata potatura di alberi pericolosi, secchi e malati” – dichiara Pino De Vivo, un abitante della montagna. – Sarebbe ora di organizzare anche questo, anche perché potrebbe portare denaro nelle casse di chi lo amministra e benessere alla montagna, specialmente dopo l’incendio e la frana di appena un anno fa scorsa.

Creare barriere naturali e dove possibile a rinforzare l’azione bloccante dei ceppi rimasti dopo l’incendio. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla canalizzazione dell’acqua, per evitare l’ulteriore e gravoso problema del dissesto idrogeologico. Per far risorgere il Faito occorre anche questo, insieme alle organizzate Kermesse. Ma questo, non è una priorita, per molti è polemica a volte “colorita”.

Ormai i residenti e commercianti si dividono in particelle: ognuna fine a se stessa; da una parte i stanchi di dire o fare sempre le stesse cose e ormai convinti che Faito sarà sempre così e niente mai sarà risolto, dall’altra quelli che si alleano sempre con il “messia” di turno e tirano l’acqua ai propri mulini consapevoli che sarà per poco e quindi bisogna fare in fretta.

Senza un unità fatta di regole e rispetto per l’uomo e la montagna, ogni processo di rinascita è destinato a fallire. Cambiare il modo di affrontare i problemi del Faito deve essere radicale, affinché questa possa avvenire, altrimenti questa volta non vi potete più nascondere dietro ai politici, additandoli come unici responsabili di tutto e che amministreranno il territorio”.

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