La strada fantasma denunciata da Vassallo: «Opera illegittima»

Ad otto anni dall’omicidio di Angelo Vassallo, mentre si cercano ancora i colpevoli, arriva la condanna della Corte dei Conti della Campania per i dirigenti e i progettisti dei lavori alla Provinciale 108 Casalvelino-Celso. Proprio su quella arteria, ribattezzata la “strada fantasma”, Vassallo, ucciso in un attentato di sospetta matrice camorristica il 5 settembre 2010, aveva reso dichiarazioni agli uffici della Finanza di Salerno il 22 luglio precedente. Un appalto finito al centro anche di un’inchiesta della magistratura contabile della Campania, partita nel 2013, seguita dal pm Marco Catalano, che si è avvalso di atti e documenti raccolti nell’indagine penale parallela, condotta dalla Procura di Salerno e delegata al Nucleo di Polizia Tributaria della guardia di finanza. Il processo penale al primo grado di giudizio è ancora aperto.

«Progetto iniziale carente, perizia di variante illegittima, pagate fatture per lavori mai fatti», le motivazioni che hanno portato la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Campania, presieduta da Michael Sciascia, a condannare i dipendenti di allora della Provincia di Salerno per un danno erariale di 435.182,18 euro in favore della Regione Campania che aveva finanziato l’opera.

di Pierluigi Frattas iIL MATTINO

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