LA GRANDE SFIDA NAPOLI – PARIS SAINT GERMAIN MARTEDI ORE 21:00

 

Ancelotti in primo piano, alle sue spalle Tuchel del Psg getty images

Napoli-Paris Saint Germain, match valevole per la gara di ritorno della quarta giornata della fase a gironi della competizione Uefa Champions League

Il San Paolo pronto ad accogliere il Psg martedi 6 novembre in Champions.La sfida sara’ decisiva per la qualificazione agli ottavi.

Napoli-PSG: diretta tv su Sky, non si vedrà in chiaro su Rai 1

I risultati degli avversari del Napoli nel Girone C di Champions League
Questi i risultati, nei rispettivi campionati, delle avversarie del Napoli inserite nel Gruppo C di Champions League.

Francia: Il PSG, prossimo avversario degli azzurri, ha battuto Lille per 2-1 al Parco dei Principi con gol di Mbappè e Neymar. Il Paris è in testa alla Ligue 1 a punteggio pieno dopo 12 partite.

Serbia: La Stella Rossa ha battuto il Backa Backa Palanka per 3-1 con gol di Pavkov, Gobeljic e Simic. La Red Star è in testa alla Super Liga con 43 punti dopo 15 giornate.

Inghilterra: Il Liverpool ha pareggiato 1-1 contro l’Arsenal in trasferta (gol di Milner). I Reds guidano la Premier League con 27 punti dopo 11 giornate.

Lo chiamaremo campo di calcio: undici contro undici, certo, e però poi il dodicesimo (di qua e di là) resterà nell’ombra, s’attaccherà alla lavagnetta, lascerà andare le matite, traccerà diagonali, consentirà alle pedine di scivolare seguendo tracce prestabilite oppure consegnandosi pure alla vocazione, muoverà le torri (avendole) o i cavalli (e ne avranno) e libererà l’istinto. Vi parrà football, e nessuno oserà contraddirvi, però prima che s’accendano le luci, magari sta succedendo proprio in questo momento, e senza che si arrivi a Karpov-Kasparov, ci saranno mosse e contromosse, in quell’infinito spazio ch’è il silenzio nel quale Ancelotti e Tuchel se ne stanno disincantatamente (?) assorti.

LO SPECCHIO. Sarà una (altra) serata in cui il cervello, pur prendendosi la scena, rimarrà avvolto nella foschia delle emozioni, sprigionate dal talento vivo che abbonderà ovunque: ma è Ancelotti contro Tuchel, e viceversa, e non si regalerà nulla, non un filo d’erba, non un centimetro di terra, men che meno un’idea, affinché l’immagine si proietti nell’orizzonte che sa di ottavi di finale. E’ materia cerebrale che si incrocia e si scontra, è una gigantesca, titanica sfida tra due mondi che s’avvicinano, quasi si sfiorano, certo si somigliano e per superarsi s’annientano, specchiandosi in quelle ricostruzioni plastiche modellate da Ancelotti come graffiti e poi acquisite da Tuchel, per esigenza, per convenienza, forse per convinzione e che riconduce vagamente al Napoli e alla sua metamorfosi difensiva. Si ricomincerà da tre, è successo a Maksimovic-Albiol-Koulibaly (ma solo con Liverpool e Psg) di farlo nella fase di uscita e del possesso, e l’ha chiesto poi Tuchel all’andata (nella ripresa) a Marquinos-Kimpembe-Kehrer per cercare di acquisire equilibri perduti e fronteggiare un’inferiorità numerica in mezzo al campo pericolosa.

SCACCO. Il Napoli è varie anime fuse in un collettivo che sa essere sgargiante almeno quanto la sontuosa anarchia del Psg, che ha in sé l’irrinunciabile, scintillante opulenza di Neymar, Mbappé e Cavani (probabilmente), da combinare con le striscianti intuizioni di quel demonio di Angel Fabian Di Maria e con la tendenza a lasciarsi andare di Verratti e Rabiot (oppure Draxel, come con il Lille). Ma il San Paolo ha misure più ampie, più profonde, più larghe d’una scacchiera e si resterà ipnotizzati nello scovare gli angoli di passaggio più segreti per atterrare lievi e felici: scacco matto.

fonte:corieredellosport

 

Commenti

Translate »