Atrani. Ci lascia Antonio Perrotta, il ricordo commosso di Francesco Di Lieto

Questo pomeriggio, al ritorno da una bella nuotata nelle acque cristalline di Castiglione, con un cielo terso e un sole tiepido, ho ricevuto una notizia agghiacciante che mi ha rattristato e tutto d’un colpo mi ha fatto perdere il “buonumore”. Ho saputo della prematura scomparsa del mio caro amico, ex compagno di scuola, Antonio Perrotta, originario di Atrani ma da anni residente in Francia per motivi familiari e di lavoro. Abbiamo frequentato insieme gli anni più spensierati della nostra adolescenza (11-14) ma poi, continuando entrambi gli studi superiori, avendo scelto scuole di indirizzo diverso, avevamo perso ogni riferimento. Quegli anni furono belli anche perché entrambi accedemmo ai primi innamoramenti: io con una ragazzina di Amalfi e lui con una di Ravello. Solo da qualche anno ci siamo rincontrati ciò grazie all’amico comune Salvatore Buonocore, in modo del tutto occasionale. Da quel momento abbiamo ristabilito i rapporti cordiali di un tempo ormai remoto e la scorsa estate 2017, per i circa due mesi che si è intrattenuto ad Atrani, quasi tutte le mattine, prima della “nuotata”, sovente con il fratello Gerardo e Pino Buonumore, ci intrattenevamo piacevolmente nel bar della piazzetta di Atrani in compagnia degli amici che sentivano la nostalgia del caro Antonio. Quasi mai mancavano Nicola e Beniamino ai quali si aggregavano molti altri, amici e conoscenti, che occasionalmente si trovavano nella storica e pittoresca piazzetta.

Ma chi era Antonio Perrotta?Come già detto, era un mio caro amico, era persona sincera e leale e sempre pronta alla “mattutina. Era “salottiere” e io gli invidiavo il fatto che, nonostante lui trascorresse la maggior parte dell’anno all’estero, quando veniva ad Atrani erano in tanti a sentirne la mancanza e sembrava simile al miele che attira le mosche. Era una persona seria e nel contempo scherzosa. La sua assenza questa estate, per motivi di salute che hanno portato a questo triste epilogo, mi ha privato del piacere del caffè in “piazzetta”, della sua compagnia, ma anche di quella dei tanti che piacevolmente si intrattenevano con noi. Con lui se ne va la parte più bella della mia adolescenza e lo ringrazio per l’amicizia e la stima che mi ha concesso.

Francesco Di Lieto

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