Sorrento, oltre alla aggressione al funzionario comunale, minacce al giornalista che per primo ha riportato l’accaduto.

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Atto intimidatorio nei confronti del noto giornalista, Gaetano Milone responsabile della testata “Lo strillo della Penisola” che in modo solerte ha pubblicato un articolo circa l’aggressione all’Arch. Daniele De Stefano. Una ulteriore vicenda, che tra l’assordante silenzio dell’Amministrazione comunale e delle Autorità locali, potrebbe rappresentare una conferma di come il territorio stia prendendo una deriva molto discutibile. A cui oltre ad una parte di cittadinanza, si oppone nonostante minacce ed atteggiamenti inopportuni ,una stampa locale decisa a continuare a fornire con coraggio una determinata informazione.

Sorrento – Non si è ancora placato il clamore circa l’aggressione al Responsabile dell’Ufficio antiabusivismo, Daniele De Stefano, “reo” di aver rilevato l’ennesima illegittimità urbanistica, che un ulteriore atto di inaudita (per la comunità locale) violenza si è verificato ai danni del noto giornalista, nonché addetto stampa della Regione Campania, Gaetano Milone. E’ stato infatti il giornale on line “Lo strillo della penisola”, di cui Milone è il direttore responsabile, a pubblicare, quasi nell’immediato, in un articolo firmato dallo stesso Milone, dell’aggressione del tecnico comunale, avvenuta nei paraggi del Comune in Piazza Sant’Antonino. La notizia relativa all’irresponsabile gesto da parte di un cittadino, a cui parrebbero essere state rilevate delle illegittimità urbanistiche, ripresa poi da altre testate, è stata ampiamente divulgata ed amplificata anche da vari social network. Successivamente,secondo quanto dichiarato dal direttore Milone, sarebbe stato avvicinato da un soggetto ,che con atteggiamento intimidatorio, avrebbe proferito delle minacce nei suoi confronti proprio a causa di quanto divulgato nell’articolo relativo all’aggressione all’ Architetto De Stefano. In relazione a tale vicenda perentorio lo sfogo su fb di Gaetano Milone che come suo stile ha immediatamente reagito denunciando il tutto all’Autorità competente: Dopo la pubblicazione di un articolo di cronaca nera, riguardante l’aggressione subìta da un funzionario del Comune di Sorrento,da parte di un cittadino sorrentino di importazione stabiese, sono arrivate minacce “altri schiaffoni” al direttore della testata giornalistica “reo” di aver riportato in modo serio, senza nemmeno fare il nome dell’aggressore la vergognosa vicenda frutto di modus vivendi riscontrabile in realtà cittadine distanti anni luce dalla nostra. Domani sarà sporta regolare denuncia sull’accaduto, interessando lo stesso Ordine dei Giornalisti della Campania per sollecitare iniziative a difesa della libera informazione”. Come nel caso De Stefano, anche con questa ulteriore vicenda, si deve amaramente registrare l’assordante ed ingiustificabile silenzio delle istituzioni locali. Determinati episodi e tali anomali inerzie, stanno a confermare, semmai ve ne fosse bisogno, come anche il nostro beneamato territorio si sta imbruttendo. Il facile guadagno da un turismo di massa e bassa qualità ,complice anche un atteggiamento alquanto discutibile, proprio da parte di chi dovrebbe imporre il rispetto delle regole,come proprio i Comuni e le Autorità preposte, contribuisce ad indirizzare quella che è stata per secoli una realtà rinomata a livello internazionale verso una deriva irrecuperabile. Bisogna che la comunità inizi ad interrogarsi circa il proprio futuro. Se continuare nell’attuale direzione , che sembrerebbe (visto l’inerzia) far comodo anche ai grandi imprenditori che in modo anomalo continuano ad investire patrimoni in una realtà che di questo passo è destinata al collasso. Oppure smettere di guardare non oltre il proprio naso, senza alcuna programmazione , ma recuperare determinati valori. Tra cui quel rispetto delle regole che dovrebbe assolutamente sfuggire anche a coloro che sono chiamati ad imporle e farle rispettare.Recuperare quindi quella che fu la Sorrento di un volta, che si è sempre distinta e tenuta lontana da un contesto, rappresentato da gran parte del territorio campano, dove determinati gesti e conseguenti atteggiamenti sono quasi normalità. Una operazione il cui risultato finale dipende molto dal percorso che la popolazione locale è decisa ad intraprendere. Ovvero se prendere da esempio tali realtà  dove episodi del genere sono visti come delle esibizioni per cui andare fieri e quindi da emulare, oppure convincersi di essere sorrentini. Ossia i discendenti di coloro che con tenacia, garbo ed educazione, complice un territorio dalle bellezze incomparabili (e quindi da rispettare) ci hanno tramandato un patrimonio inestimabile che se maneggiato con le opportune attenzioni continuerà ad assicurare benessere e sicurezza anche alle future generazioni. Un contesto dove non potranno trovare spazio determinate condotte come l’aggredire un funzionario comunale, oppure minacciare un giornalista. Da parte nostra insieme a Gaetano Milone ed altri validi giornalisti, continueremo a raccontare, con lealtà e coraggio, il nostro territorio. Stimolando Istituzioni ed Autorità preposte affinché il rispetto delle regole rappresenti sempre il pilastro fondamentale per il futuro di quella che tuttora riesce ad essere una splendida ed invidiabile realtà. Aggressioni e minacce sono atteggiamenti che non ci appartengono e non dovranno assolutamente passare come dei gesti di cui vantarsi e caso mai passare come“uno buono”,ma altresì ,essere sempre e comunque condannate. – 15 ottobre 2018 – salvatorecaccaviello.

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