Meta. Dopo 16 anni assolti l’ex sindaco e quattro dei suoi assessori accusati di un ammanco nelle casse del Comune

Meta. Dopo 16 anni arriva l’assoluzione con il rimborso delle spese di giudizio per l’ex sindaco Carlo Sassi ed quattro assessori della sua giunta comunale Rosanna Testa, Tobia Cafiero, Antonino Miniero e Giuseppe Tito (attuale primo cittadino metese). I cinque era accusati di aver provocato un ammanco nelle casse del Comune pari a 19.000 euro a causa dei maggiori costi sostenuti dall’ente per organizzare una manifestazione culturale che si è svolta nel settembre del 2002. Tutto ebbe inizio il 28 febbraio 2002 con l’inizio del progetto che riguarda la rievocazione dello Sbarco dei Saraceni. Inizialmente era stato previsto un costo di circa 117.000 euro che, alla fine, arrivò a 175.000 euro. Il gruppo dell’allora minoranza segnalò immediatamente la vicenda alla Corte dei Conti e, nel 2007, i cinque imputati vennero condannati a versare al Comune al somma di 19.000 euro. La questione arrivò, poi, in appello ed i giudici esclusero la responsabilità erariale a carico dei cinque ex amministratori comunali. Ora, dopo 16 lunghi anni per loro, oltre all’assoluzione, arriva anche il rimborso delle spese legali pari a 2.500 euro per Tobia Cafiero e 1.000 euro per Carlo Sassi, Rosanna Testa, Giuseppe Tito e Antonino Miniero (deceduto nell’ottobre del 2016).

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