l’Olimpico applaude i giallorossi -è dzeko show

Dopo averli fischiati contro la Spal

La Roma s’è ritrovata, quattro giorni dopo la Spal: tutti attorno a Edin Dzeko, autore di una doppietta contro il Cska
Roma, all’inferno e ritorno. In quattro giorni la squadra di Di Francesco si è ritrovata e ha cancellato la figuraccia fatta contro la Spal, con una vittoria netta contro il Cska Mosca, che le consente di fare un grosso passo avanti per la qualificazione nel girone, dove ora è in testa con sei punti, al pari del Real Madrid. Il successo è stato strameritato ed è arrivato grazie a una qualità del gioco che poche volte era riuscita a esprimere in questa stagione. Protagonista assoluto di questa vittoria che allontana i fantasmi dalla panchina di Di Francesco, è stato Edin Dzeko, autore di una doppietta e un assist. Quattro giorni fa era stato inguardabile contro la Spal, ieri ha confermato le sue qualità di grande centravanti. Questa volta i gol (e l’assist) non se li è inventati, come è capitato a volte in passato, ma sono arrivati sugli sviluppi di un gioco che è la migliore arma di cui dispone Di Francesco per difendersi dai suoi detrattori. Il limite della Roma di quest’anno è nella mancanza di continuità e su questo dovrà lavorare l’allenatore. Perché questa sembra una squadra che riesce a restare concentrata e compatta solo quando si trova con l’acqua alla gola. Una questione di motivazioni, di testa. La Roma sotto la guida di Di Francesco, imbattuto in casa in Europa, ha ottenuto sette vittorie nelle ultime sette partite di Champions. Non era mai successo nella sua storia.

ALTRA MUSICA. Il tecnico in extremis ha dovuto rinunciare anche a Kluivert, infortunatosi ieri nella rifinitura e l’attacco inevitabilmente è rimasto lo stesso rimasto a secco sabato contro la Spal: Ünder, Lorenzo Pellegrini ed El Shaarawy alle spalle di Dzeko. In difesa è rientrato Manolas e a centrocampo De Rossi, ai senatori non si è aggiunto Kolarov, fermato in mattinata dai medici e sostituito da Santon.
La Roma è sembrata subito più concentrata rispetto alla sconfitta in campionato. Nel 4-2-3-1 la presenza di De Rossi, vero equilibratore in campo, si è fatta sentire. E’ stato lui a dettare i tempi, con Nzonzi che gli ha fatto da spalla e Pellegrini, bravo a giocare tra le linee, che ha vivacizzato la manovra con accelerazioni improvvise. La Roma è stata sul pezzo, ma in difesa ha concesso parecchio. Chalov prima e Vlasic poi sono andati al tiro indisturbati. Fazio è apparso ancora in ritardo, ci ha pensato Manolas a risolvere alcune situzioni delicate.

DOPPIO EDIN. Il Cska Mosca è apparso subito fragile in difesa, dove ai tre centrali si sono aggiunti i due esterni, Mario Fernandes e Nababkin, che poi sono stati sempre pronti a ripartire molto alti. Il modulo scelto, 3-4-2-1, è stato dinamico e ha permesso ai russi di agire in contropiede senza rintanarsi nella loro metà campo. Dopo le due occasioni sventate da Olsen, la Roma ha cominciato ad essere più pericolosa. Pellegrini è diventato un incubo per i russi ed è cresciuto anche Ünder, che è entrato nel secondo gol e ha creato tante occasioni dalla sua parte. El Shaarawy è entrato in tutte le azioni più importanti. La Roma è passata in vantaggio alla mezz’ora, al termine di una bellissima azione tutta in velocità. Grande merito è di Pellegrini, che dopo aver cominciato l’azione ha offerto l’assist di esterno a Dzeko. Il bosniaco si è sbloccato e si è ripetuto 13 minuti dopo, un’altra azione costruita nel laboratorio di Di Francesco, cominciata con una bellissima verticalizzazione di De Rossi. E’ arrivato a quindici gol in Champions con la maglia della Roma: ha fatto meglio solo Totti, con due reti in più.

SPRECO. Nella ripresa la Roma ha giocato in scioltezza, con la testa sgombra ed è arrivato subito il terzo gol, firmato da Ünder, grazie all’assist di Dzeko. Sul 3-0 Hancharenka, il tecnico del Cska, ha provato a salvare il salvabile e ha reso più offensiva la squadra con il 4-3-3. Ma è cambiato poco, anzi la Roma avrebbe potuto sfruttare meglio gli spazi che i russi hanno concesso. E proprio negli ultimissimi minuti ha avuto numerose occasioni per aumentare il vantaggio, ma Dzeko ha sprecato la possibilità di realizzare la seconda tripletta consecutiva in Champions.

fonte:corrieredellosport

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