Eboli, sotto inchiesta il dottore accusato di uccidere i malati terminali

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«Non fare cazzate sugli accessi». Alessandro Marra, medico dell’hospice Il giardino dei girasoli del distretto 64 di Eboli, si raccomanda così ad un infermiere del suo reparto pregandolo di «non falsificare le firme dei pazienti e di non farsi coinvolgere dai colleghi inclini a tali comportamenti». È lo stesso Marra a consigliare ad un altro collega -rimasto fuori dalle indagini – di far addormentare Carmine Giannattasio, il ragazzo di 28 anni, malato terminale per il quale i genitori avevano chiesto un intervento dei sanitari perché troppo agitato per i forti dolori. E quando il collega si rifiuta, lo farà lui.
È proprio Marra la figura chiave dell’inchiesta del sostituto procuratore Elena Guarino che ha coordinato i carabinieri del Nas di Salerno agli ordini del colonello Vincenzo Maresca e del maggiore Vincenzo Ferrara. Diverse le contestazioni a suo carico, la più grave di omicidio.
L’INCHIESTA
È partita a settembre dello scorso anno dopo la denuncia di una infermiera che aveva notato la mancanza in farmacia di quattro fiale di morfina. Di qui le indagini che hanno portato i carabinieri a scoperchiare un vero e proprio vaso di Pandora. Sono stati individuati i dipendenti (medici dirigenti e infermieri specializzati) che si assentavano ingiustificatamente – anche per l’intera giornata – da lavoro dopo aver timbrato; che utilizzavano l’auto di servizio per faccende personali; che falsificano le schede dei report di accessi giornalieri – quelli in pratica che documentavano i servizi esterni per le visite domiciliari-; che falsificavano le firme dei pazienti relativamente alle prestazioni ricevute. E non solo. Nel corso dei controlli i carabinieri del Nucleo antisofisticazione hanno anche trovato, a casa degli indagati, materiale «prelevato» dalla farmacia: da medicinali ospedalieri costosi a garze e siringhe. Quindi hanno potuto constatare come un sindacalista abbia minacciato l’infermiera per farle fare «marcia indietro». Diciotto gli indagati, undici quelli destinatari di misure restrittive. Trentotto i pazienti presi in carico dall’hospice e che, non sempre ricevevano le cure del caso. I reati contestati sono di concorso formale in truffa aggravata, peculato, abuso d’ufficio, omessa denuncia.
GLI INDAGATI
Questi i destinatari delle misure restrittive: ai domiciliari Alessandro Marra, medico in servizio presso medicina del dolore; provvedimenti di interdizione per Giovanni Zotti, dirigente responsabile medicina legale; Antonio Magrini, dirigente medico medicina legale; Luigi Mastrangelo, dirigente medico medicina legale; quindi gli infermieri professionali Carmine Iorio; Davide Di Maio; Cosimo Galdi; Loredana De Ruberto; Liliana Moccaldi; Gerarda Conte; Claudio Schettini. Insomma, un intera struttura dell’Asl è stata ieri mattina smantellata: su quattro sanitari a Medicina legale, solo uno non è finito nell’inchiesta. Identica situazione per l’hospice. Di qui la necessità da parte dell’Asl Salerno di inviare sul posto altro personale. La curiosità: i medici indagati sono consulenti della procura di Salerno.
IL PROCURATORE
Nel corso della conferenza stampa di ieri il procuratore aggiunto Luigi Alberto Cannavale ha usato parole forti per descrivere il comportamento degli indagati. Soprattutto quando ha precisato che Marra non ha eseguito eutanasia ma «ha agito di sua volontà». «Non è una questione religiosa ma morale e giuridica – ha commentato Cannavale – questo atteggiamenti sono da censurare senza se e senza ma». Interrogsato durante le indagini Marra (difeso dall’avvocato Michele Tedesco) non ha dato spiegazioni.
L’ASL
Il commissario straordinario Asl Salerno, Mario iervolino, in una nota esprime la più piena fiducia nell’operato della magistratura, alla quale l’Asl Salerno continua ad assicurare la massima collaborazione, come già fatto nel corso di questa inchiesta. In merito alle conclusioni dell’indagine, l’Asl Salerno comunica che adotterà tempestivamente tutti i provvedimenti consequenziali, di propria competenza». Petronilla Carillo , Il Mattino

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